Ritrovarsi, cinquanta anni dopo - di Michele Bartolone

Ritrovarsi, cinquanta anni dopo - di Michele Bartolone

attualita
Typography

Arriviamo piano piano alla spicciolata, prima pochi, poi più numerosi, alla fine tanti, davanti l’ingresso principale della scuola “Cirincione”, dove un tempo trovava ospitalità anche il Liceo Classico “Scaduto”, dove ad accoglierci calorosamente c’è Piero Caltagirone.

Confesso di essere un po’ emozionato e timoroso; i contatti sono rimasti con pochi e rivedere persone che non vedi da tanti anni, qualcuno da allora, comporta il rischio di ritrovarsi sconosciuti, che il nostro passato di emozioni e ricordi possa venire rovinato e che si possa facilmente scivolare nel patetico e nell’ipocrisia.

E invece, merito soprattutto dell’affetto e del calore che Piero rivolge ad ognuno di noi, in un attimo scatta la magia e in pochi minuti la macchina del tempo ci porta al ’64, alla mitica quinta B.

Tutti ad abbracciarci, a chiedere e informarsi di compagni di scuola che per anni hai visto tutti i giorni e poi hai perso di vista. Tanti con la pancetta, molti con i capelli bianchi ma tutti ancora in gamba per dei quasi settantenni.

Qualcuno storpia i nomi, qualcuno confonde le persone, ma la simpatia è tanta e persino alcuni motti goliardici affibbiati a qualche compagno si sono trasformati in una forma di affettuoso saluto, perdendo ogni negatività.

Compaiono delle brutte fotografie dove stenti a riconoscere perfino te stesso, ma le commentiamo con piacere, con nostalgia ed ironia insieme.
Insomma in un attimo si è ricreata quell’atmosfera allegra e scanzonata che il tempo sembrava avere anestetizzata.

Improvvisamente suona la campanella e ordinatamente saliamo le scale e ci accomodiamo nella nostra vecchia classe. E subito una cosa emozionante e bellissima; i bambini della classe elementare di ora ci fanno trovare tanti biglietti di benvenuto e simpaticissimi pensierini.

Prendiamo tutti posto nei banchi e Vittoria Casa (le insegnati di allora mi pare fossero meno carine) prende il registro e chiama l’appello e ognuno a ripetere “presente”. Un magone ci prende quando il nome è quello di qualcuno che non c’è più.

Finalmente Piero Caltagirone e Nicola Tomasello danno l’input e si comincia con i ricordi, aneddoti di classe, gite, gli amati professori, le imitazioni dei professori, le mitiche feste, il primo sciopero per un vetro rotto, le prime dichiarazioni d'amore che qualche “ragazza” dice pudicamente di non ricordare.

Scopriamo tutti di conservare un affettuoso ricordo del preside Peppino Di Leonardo.

E poi tutti al ristorante (grazie Piero, non dovevi, ma se proprio insisti) e giù a continuare coi ricordi, mai un secondo a parlare di fallimenti e successi, mai a fare bilanci, solo ricordi, bellissimi ricordi. E alla fine di nuovo baci e abbracci e ci lasciamo con l’impegno di rivederci presto, magari già quest’estate.

Sarebbe veramente bello e speriamo che sia così. Ma se anche dovessimo rivederci fra un anno, dieci o cinquanta, il ricordo di questa serata amarcord, riuscitissima, farà parte di noi così come quegli anni che sono e resteranno per sempre i migliori anni della nostra vita.

21 marzo 2014
Michele Bartolone

per la classe VB a.s. 1964/65alt
Liceo Classico “F. Scaduto”                                                                                                                         

alt

alt

alt
 

 

 

 

 

 

 

alt

alt

alt

alt