Antenne di telefonìa mobile: la salute dei cittadini deve unire e non dividere - di Adele Musso

Antenne di telefonìa mobile: la salute dei cittadini deve unire e non dividere - di Adele Musso

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Come è noto il 24 gennaio si è svolta la seduta consiliare in adunanza pubblica voluta dal Presidente della I Commissione allo scopo di ascoltare tutte le parti in causa per la questione “Piano Antenne” e accogliere suggerimenti e proposte per perfezionare il regolamento stilato.

Ci si chiede oggi alla vigilia della riunione della I Commissione quali potranno essere in termini di benefici per la collettività le linee adottate all’interno del regolamento e se il piano effettivamente possiede i requisiti che garantiscono la tutela della salute pubblica e che peso la voce e le istanze dei cittadini abbiano avuto.

Ci poniamo un ulteriore quesito alla luce del fatto che due commissioni (la I e la III) hanno redatto un regolamento ciascuno con risultati diversi. Siamo sicuramenti soddisfatti che ben due commissioni abbiano a cuore il problema, ciò che ci sconcerta è però il fatto che siano venuti fuori due regolamenti che differiscono su alcuni punti.

Stessa questione e considerazioni differenti?

La chiarezza e la trasparenza specie per un argomento così delicato e con ricadute a 360 gradi sulla comunità e sulla vita dei cittadini devono essere il punto di partenza e d’arrivo, i cardini su cui far ruotare ogni decisione.

I cittadini e i movimenti come il nostro hanno come esclusivo interesse quello di far si che la tutela della salute e il rispetto della dignità di un territorio già gravemente compromesso siano al primo posto.

Ribadisce Salvatore Ducato, coordinatore del nostro movimento: “Mi chiedo a questo punto se i cittadini potranno partecipare seriamente alla redazione del regolamento fornendo delle linee guida o se ogni confronto sarà vano. Nel primo caso, ci saremo e continueremo ad esserci, nel secondo invece non saremo disponibili a partecipare a un lavoro frutto ancora una volta di una politica che cala le decisioni dall’alto.”

Bagheria senza voler essere retorici soffre in maniera evidente e cronica per la mancanza di servizi essenziali. Il nostro non è uno slogan di carattere meramente populistico, è invece un grido d’allarme che vuole richiamare l’attenzione sugli aspetti sopracitati che non devono assolutamente essere sottovalutati.

La questione merita soluzioni e accorgimenti non squisitamente politici o preelettorali, bensì soluzioni suffragate da serie analisi tecnico scientifiche.

Ci chiediamo se i cittadini potranno come auspicato in I commissione intervenire quindi concretamente nelle scelte e avere risposte chiare.

Fin dall’inizio abbiamo ribadito l’importanza di ridurre al minimo i rischi derivanti dall’esposizione alle onde elettromagnetiche, è ben chiaro che l’amministrazione comunale all’interno del regolamento ribadisce il concetto della minimizzazione dei rischi, ma a noi interessa diminuire non minimizzare, questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto tenendo a una distanza di almeno duecento metri le antenne dai luoghi identificati quali luoghi sensibili, ma si tutela davvero la salute dei cittadini se invece gli ingegneri affermano che non è spostando le antenne che si diminuiscono i rischi?

Non solo dal punto di vista tecnico, ma anche sotto il profilo della salute pubblica, fare le antenne troppo lontane dagli utenti a quanto pare non è la soluzione.

Quanto più l’antenna è lontana dal cellulare, tanto più basso sarà il campo ricevuto da quel cellulare, il quale dovrà aumentare la sua potenza per “agganciare” la rete, peggiorando l’effetto sul cranio del suo utilizzatore.

Noi però non siamo dei tecnici, all’art. 8 del regolamento è previsto che alcuni soggetti debbano fare le proprie valutazioni sul programma di sviluppo della rete, cercasi quindi il parere e la presenza in adunanza del Dirigente del Settore Urbanistica, il responsabile dello Sportello Unico per le attività produttive, il Direttore dell’Arpa, il Dirigente del Servizio di Salute e Igiene Pubblica competente per territorio.

I cittadini sono già qui.


Adele Musso, Movimento Bagheria Bene Comune