Le osservazioni di SEL sul P.R.G.: più verde, più servizi sulla costa e su Monte Catalfano

Le osservazioni di SEL sul P.R.G.: più verde, più servizi sulla costa e su Monte Catalfano

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Il gruppo di lavoro “Urbanistica e mobilità” del Circolo Sel di Bagheria ha presentato al Comune alcune osservazioni al nuovo piano regolatore a salvaguardia del centro storico e della costa. Il giardino comunemente inteso di Palazzo Favazzi, piazza Indipendenza e la costa di Aspra sono infatti al centro di tre osservazioni presentate dal gruppo insieme all'associazione Bàriot.

Gli architetti Claudia Granata, Barbara Lino, Alessandro Morreale con la collaborazione dell'architetto Antonio Belvedere, hanno contestato al nuovo PRG la destinazione di “Area destinata a parcheggi” di una zona comprendente uno dei più antichi giardini della città che sorge in zona via Quattrociocchi e che – per prossimità e pregio delle sue piante – si presume fosse parte del vicino storico Palazzo Favazzi del XVIII secolo.

La nuova destinazione urbanistica come parcheggio prevista dal Piano osserva il gruppo - renderebbe impossibile preservare tanto la valenza paesaggistica quanto quella storica dell’area, privando il quartiere di uno dei pochi polmoni di verde conservatisi entro un tessuto residenziale compatto e soggetto ad un elevato carico di traffico automobilistico, sproporzionato rispetto alle sezioni stradali”.

Altra contestazione è rivolta alla destinazione di piazza Indipendenza in “area per parcheggi”; scelta inopportuna data la centralità della piazza e la sua posizione all'interno del tessuto saturo e più trafficato del centro storico. Piazza Indipendenza è una delle poche occasioni rimaste per la creazione di uno spazio pubblico di qualità.

Il gruppo chiede quindi il cambio di destinazione da area parcheggio a piazza verde con la possibilità di localizzare strutture “leggere” per chioschi, piccolo commercio, artigianato oltre ad un eventuale parcheggio ipogeo.

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Proposte costruttive arrivano anche per il tratto di costa che va da Aspra a Santa Flavia, classificata per buona parte dal nuovo strumento urbanistico come “parti di territorio destinate ad uso agricolo”; senza tenere conto della forte vocazione turistica e ricreativa della zona. Queste le proposte alternative per l'area:

- individuazione di ulteriori passaggi pubblici a mare sul tratto costiero che va da cala dell’Osta al Sarello.

- parcheggi in corrispondenza delle discese a mare esistenti e in progetto;

 - potenziamento del mezzo pubblico o di forme di mobilità alternative, di una pista ciclabile che continui quella già esistente su corso Baldassare Scaduto;

- aree panoramiche per la sosta e piazzole per il bike-sharing e per l’utilizzo di navette non inquinanti.

Altre  occasioni da non sprecare sarebbero la dotazione della costa di  servizi di natura culturale che potrebbero essere accolti nelle  strutture e nei terreni confiscati e la dotazione di servizi per l’ingresso al Parco di Monte Catalfano dalla strada Litoranea in  modo da rendere l’ingresso realmente funzionante.