Un mare di gente a dare l'ultimo saluto al ten. Salvo Bartolone

Un mare di gente a dare l'ultimo saluto al ten. Salvo Bartolone

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Una folla incredibile ben oltre le duemila persone: chiesa stracolma ed una piazza Madrice anch'essa piena di gente. Sono veramente tanti i bagheresi che vogliono rendere omaggio al collega, all'amico, al servitore della comunità, all'educatore, allo sportivo appassionato che si spendeva senza risparmio di energia per far crescere prima ancora che lo sport in senso stretto, la cultura sportiva, il rispetto delle regole e dell'avversario, la lealtà  e la sana competitività.

Il celebrante Giovanni La Mendola, si sforza di trovare parole che possano lenire lo strazio dei familiari più prossimi, la moglie le figlie, i fratelli, lo sconforto degli amici per questa morte così improvvisa e e inattesa.

Tutti in piazza avevano un ricordo da portare, una vicenda da racconatre che aveva avuto come protagonista Salvo: tutti indistintamente ne apprezzavano i modi gentili e garbati, anche quando doveva dire un no, anche quando la sovranità della legge doveva prevalere sulle considerazioni umane o di opportunità.

In fondo era per questo che si era ritrovato non solo tanti amici ed estimatori, ma tanti conoscenti che semplicemente gli sorridevano quando lo incontravano.

Bagheria ha perso, e lo diciamo senza enfasi, una persona che era un riferimento per tutti, nello sport, nel lavoro e nella sua famiglia, dove pur essendo il più piccolo tra i fratelli Bartolone, quasi una mascotte, era però il più ascoltato.

Il sindaco Lo Meo e e l'ex sindaco Sciortino riportano la loro conoscenza diretta di Salvo ed è emozione forte in chiesa e fuori.

Poi l'ultimo mestissimo viaggio da la piazza Madrice a corso Butera e via Libertà, attraverso le sue strade, con i suoi colleghi a rendergli onore e a condurlo a spalla verso l'ultima dimora.