Il sindaco in consiglio sulla vicenda Mercadante:" abbiamo reso ai CC dichiarazioni spontanee"

Il sindaco in consiglio sulla vicenda Mercadante:" abbiamo reso ai CC dichiarazioni spontanee"

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Approda nel consiglio comunale di questa sera la vicenda che ha visto coinvolto l'ing. Giovanni Mercadante, già responsabile del II settore del Comune, bilancio e finanze, oltre che dei servizi di solidarietà sociale: il sindaco ha riferito in consiglio sul fatto che subito dopo il fermo operato mercoledì intorno alle 14  dai Carabinieri di Bagheria  lui, non appena informato,si era recato presso la caserma, laddove aveva appreso semplicemente che il dipendente del comune era sta stato fermato per accertamenti e che dopo circa quattro ore di 'permanenza' in caserma il fermo era continuato presso l'abitazione dell'ingegnere.

  La convalida del fermo era avvenuta il lunedì successivo con la contestuale accusa di peculato in flagranza di reato. Insomma niente di più e niente di meno di quello che hanno saputo tramite i mezzi di comunicazione i cittadini: però qualcosa di inedito il sindaco l'ha aggiunto, e cioè che il giorno successivo al fermo, nel pomeriggio di giovedì assieme al vicesindaco, oltre che assessore alle attività sociali, Massimo Mineo, si è recato 'sua sponte' presso la caserma dei carabinieri di Bagheria a rendere sia lui che Mineo dichiarazioni spontanee, riguardanti le procedure di pagamento, i rapporti che l'amministrazione  intrattiene con le associazioni e le imprese che garantiscono servizi nel campo del sociale, e le motivazioni che lo spinsero all'inizio del 2013 ad avviare quella sorta di  valzer che portò allo scambio di responsabilità e di attribuzioni tra i funzionari apicali.

Naturalmente Lo Meo ha confermato quanto già si sapeva e cioè la sospensione del dipendente, secondo quanto previsto delle norme contrattuali,  e la costituzione di parte civile del comune.

Alla comunicazione del sindaco non è seguito alcun dibattito, ed il consiglio ha ripreso ad occuparsi dell'o.d.g. già previsto  che contemplava il riconoscimento di una serie di debiti fuori bilancio.

Per quanto riguarda l'indagine, secondo indiscrezioni non confermate ufficialmente, l'ing. Mercadante avrebbe ammesso le sue responsabilità, eppure non è stato richiesto dai magistrati il processo per direttissima, cosa che può solo significare che gli inquirenti non ritengono affatto che l'inchiesta si sia conclusa, tutt'altro; perchè pare che intendano approfondire anche il periodo in cui Mercadante è stato caposettore dei lavori pubblici e dell'urbanistica.

Sembrerebbe inoltre che nella borsa che Mercadante aveva lasciato in ufficio, per recarsi all'apppuntamento con la responsabile della cooperativa 'La serenità' e che era stata 'acquisita' il giorno successivo dai carabinieri, sia stata trovata una agendina che conteneva degli spunti utili per un approfondimento  dell'indagine.