T.Col.Tocci: ho accettato la cittadinanza onoraria in nome e per conto dei carabinieri di Bagheria

T.Col.Tocci: ho accettato la cittadinanza onoraria in nome e per conto dei carabinieri di Bagheria

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Abbiamo realizzato questa intervista con Francesco Tocci che, arrivato come capitano a Bagheria nel mese di 0ttobre del 2006 per dirigere la Compagnia dei CC., lascerà la nostra città dopo sette anni da tenente colonnello per andare a dirigere il Reparto operativo dei carabinieri di Grosseto.

Il sindaco Vincenzo Lo Meo e la sua giunta hanno proposto di conferire a Tocci e al suo omologo, Luca Salvemini,responsabile del Commisariato di P.S. di Bagheria, anche lui in partenza, la cittadinanza onoraria, come riconoscimento per l'attività svolta in questi anni assieme ai loro collaboratori.

La prima sensazione, la prima cosa alla quale ha pensato, quando ha saputo che avrebbe lasciato dopo sette anni Bagheria

Nel mio animo si sono manifestati subito due sentimenti contrapposti: sono indubbiamente contento e gratificato del mio prossimo incarico di comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Grosseto, ma nel contempo molto dispiaciuto di dover lasciare una città e un reparto, quello dei CC di Bagheria, che mi hanno coinvolto da punto di vista professionale e umano


Cosa le hanno dato la Sicilia e Bagheria da un punto di vista professionale e umano?

Considero un arrichimento e un valore molto importante il rapporto molto stretto instaurato con la popolazione; a differenza di quanto si pensa, in realtà la comunità di Bagheria è molto vicina alle forze dell' ordine e si è sempre mostrata attenta e collaborativa nei nostri confronti.

Era quello che si aspettava venendo in Sicilia? per lei  che veniva da Roma, hanno trovato conferma le opinioni che si era fatto della Sicilia e dei siciliani?

Assolutamente no! Indubbiamente questa è una terra gravata da problemi e da molti pregiudizi che spesso sono negativi; in realtà però la mia esperienza è stata positiva ed oltre ad avere trovato gente ospitale, mi sento di affermare che l'elemento più significativo e importante che ho riscontrato è la grande voglia dei cittadini di giustizia e di legalità,spesso manifestata con un atteggiamento di vicinanza alle forze dell'ordine

Qual è pregio maggiore che Lei è disposto a riconoscere ai siciliani, ovvero il tratto distintivo che secondo lei cataratterizza positivamente i siciliani ?

Ho messo accento sull’ospitalità, ma aggiungo una ulteriore considerazione, e cioè la grande umanità che contraddistingu questo popolo e che trova diverse espressioni e modi di manifestarsi, che possono andare dalla cultura all'arte arte ma che permea soprattutto i rapporti umani.

Ed il difetto peggiore dei siciliani?

Non voglio parlar di un difetti penso che sia  più giusto mettere un forte accento sulla voglia di riscatto rispetto a quelle che sono state problematiche e i difetti che hanno contraddinto la vita del passato

I momenti chiave e più  importanti della sua carriera

Conseguito il diploma delle scuole superiori, ho frequentato il 175° corso all'Accademia militare di Modena, ed ho poi concluso la mia formazione militare  presso la Scuola ufficali dei CC a Roma; sono stato poi impiegato a Bologna presso il battaglione Mobile, quindi una esperienza all'estero,  a Sarajevo nei Balcani; successivamente comandante del Nucleo operativo radiomobile  dei Carabinieri a Crotone, a cui hanno fatto seguito il comando delle compagnie dei Carabinieri di Soverato in Calabria e quindi di Bagheria.

Cosa lo ha convinto a fare il carabiniere? perchè ha scelto questa strada ?

I motivi erano molti e forse non mi erano neanche del tutto chiari nel momento in cui mi orientavo a fare una scelta di questo tipo, che spesso si accompagna all’entusiasmo e anche, se vogliamo, all’incoscienza tipiche dell’età giovanile: a spingermi soprattutto la voglia di una vita dinamica e avventurosa, il desiderio di girare il mondo e indubbiamente di avere un contatto stretto e ravvicinato con la gente.

altParliamo della Sicilia e della mafia, uno dei nodi della nostra realtà: Lei ha legato il suo nome ed ha lasciato una impronta, assieme naturalmente ai suoi collaboratori, assieme al Nucleo investigativo ed assieme al Comando provinciale su tutta una serie di operazioni da Iron Man a Grande Mandamento, da Baghdad ad Argo

Che opinione si è fatto di cosa nostra siciliana??

Il fenomeno mafioso è indubbiamnete forte e significativo, perch opprime il territorio, ne condiziona la vita,  e ne limita le possibilità di sviluppo sociale ed economico; lei ha messo l’accento su queste operazioni, e credo correttamente abbia individuato un merito che non è, e non può essere, assolutamente individuale.
Io ho partecipato a queste operazioni, ma i risultati cui si è pervenuto sono stati il frutto di una azione corale che ha riguardato i vari reparti dei carabinieri, altre forze di polizia , ed il nostro rapporto con la magistratura che nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata ci fa da guida; ma mi sento anche di potere affermare, che è stato possibile raggiungere certi obiettivi perchè c’è stato un coinvolgimento forte e diretto dei cittadini e della comunità, il cui appoggio e il cui sostegno sono stati decisivi per il contrasto alla criminalità.

In che cosa la mafia di cosa nostra si distingue dalla criminalità comune ?

Ci sono due aspetti significativi: il primo è rappresentato dall’organizzazione, quindi la capacità di gestire e controllare il territorio e sopratutto la capacità di autorigenerarsi anche di fronte ai ripetuti attacchi che le forze dell’ordine hanno messo a segno; a ciò si aggiunge  la capacità di penetrazione nel territorio, la capacità di inquinamento delle realtà economica e che intrecciano strettamente la crescita del fenomeno mafioso con lo sviluppo della società civile


Sarà sconfitta la mafia?

Io penso assolutamente di sì: la mafia può essere sconfitta ed il futuro ce ne darà conferma.

L’azione di contrasto è stata nel tempo sempre più forte ed efficace, ed inoltre ormai da alcuni anni siamo testimoni di un risveglio e di una voglia di riscatto della popolazione che rappresenta sicuramente la carta vincente in questa lotta.


Il tenente colonnello Francesco Tocci nella vita privata: le sue passioni, i suoi interessi, i suoi hobby. In poche parole cosa fa cosa fa quando smette la divisa ?

Le posso dire questo: ovviamente l’incarico di comandante  della Compagnia dei carabinieri di Bagheria è molto gravoso e mi lascia pochissimo tempo per una vita privata.
Ovviamente il tempo che mi resta a disposizione lo dedico alla mia famiglia, e alle mie due passioni  che sono la corsa e il cinema: e da questo punto di vista Bagheria offre la possibilità di praticare al meglio questi passatempi.
A Bagheria ci sono degli ottimi percorsi per fare jogging ed in qualche modo la si può considerare città di cinema non fosse altro per la presenza del premio Oscar Giuseppe Tornatore: io peraltro mi trovavo già a Bagheria quando venivano girate le riprese di Baaria e poi per la proiezione della prima; ed è stata una occasione  quella, di grande valore culturale. 

altA proposito di cinema, ci sono state e ci sono due fiction televisive che vanno per la maggiore: il maresciallo Rocca e il commissario Montalbano: secondo Lei, quale delle due  si avvicina di più alla vita reale e al lavoro quotidiano che voi fate ?

Spesso chi ha un approccio e un occhio tecnico non ama questo tipo di prodotti; però le due fiction che Lei ha citato, sono in realtà i migliori esempi del genere perché pongono in risalto uno degli elemnti distintivi del nostro lavoro, vale a dire la vicinanza delle forze dell'ordine ai cittadini ed anche perché mettono l’accento su una aspetto spesso poco considerato quando si parla di Carabinieri, Polizia ecc.., che consiste nella capacità cioè di risolvere i piccoli problemi comuni della gente e di dirimere quelle controversie che rendono spesso difficile la convivenza nell’ambito delle comunità.

Un altro elemento importante che emerge è la conoscenza del territori, la capacità cioè di raccogliere informazioni da utilizzare poi nell’attività di contrasto della criminalità.

Un rammarico per qualcosa che avrebbe potuto fare e non è riuscito a realizzare ?

I rammarichi sono molti, però una forte consolazione è che restano quà tutti i miei collaboratori che hanno dimostrato di essere ottimi carabinieri e splendide persone, così come il mio pensiero va a chi mi seguirà, che è persona sicuramente all'altezza di gestire gli oneri molto forti di questo comando.

Esiste l’ipotesi che Lei  un giorno potrà tornare in Sicilia, magari con un altro incarico?

Non escludo questa possibilità: ovviamente per quanto riguarda il nostro impiego è determinamte la decisione della nostra scala gerarchica, però come dicevamo parto dispiaciuto perché lascio tante cose molto belle, per questo penso quindi ad un mio ipotetico ritorno e lo vedo in modo favorevole come ad una prospettiva .

La domanda conclusiva : la nostra comunità ha voluto riconoscere il ruolo, i sacrifici,  l’impegno che Lei e il suo omologo della Polizia, il dr. Luca Salvemini, avete manifestato nel periodo di permanza a Bagheria  conferendovi la cittadinanza onoraria della nostra città. Come ha accolto la notizia ?
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L’ho accolta in termini molto positivi, e mi sono sentito molto gratificato da questa decisione presa dal sindaco e condivisa dall’amministrazione comunale.
Però anche in questo caso però mi sembra giusto e doveroso di sottolineare il modo in cui mi approccerò a questo significativo riconoscimento: io mi sento più che la singola persona destinataria di questo gesto, il rappresentante di una istituzione, la cui azione sul territorio è stata sempre corale, coesa ed unitaria; quindi ho accettato di buon grado ed in questi termini mi sono proposto alla mia scala gerarchica che ha aderito a questa iniziativa del comune di Bagheria

Io riceverò la cittadinanza onoraria di questa città, soprattutto in nome e per conto dei carabinieri di Bagheria, che hanno lavorato molto ed egregiamente, e che stanno continuando a lavorare.

 

Francesco Tocci - Angelo Gargano