Presentato e inaugurato il 'percorso subacqueo delle ancore romane'

Presentato e inaugurato il 'percorso subacqueo delle ancore romane'

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La presentazione, stamani alle 10 a bordo della 'ammiraglia' della Picara bianca, la Galileo Galilei,  è stata fatta da due esperti oltre che appassionati di archeologia subacquea, l'ing. Gaetano Lino e il direttore della Soprintendenza del mare professor Sebastiano Tusa.

Presenti il comandante del Circomare di Porticello, tenente di vascello Nicola Silvestri, Ciccio Zizzo di Anapi pesca, Lia Emmiti vicesindaco di Santa Flavia, oltre che i responsabili dei diving, Andrea Santoro di Blue shark, Monica Restivo di Blue Aura e Marco Sabella di Sicilia sub in prima fila, che hanno collaborato alla stesura del progetto, che aveva come mission principale quella di rafforzare l'unione e l'amicizia tra i diving e gli altri soggetti che hanno partecipato all'evento, e che peraltro sono gli unici riconosciuti dalla Soprintendenza abilitati a guidare i sub nelle immersioni lungo il 'percorso delle ancore'.

A sottolineare questo aspetto è Salvatore Ferrara ideatore e coordinatore del percorso ancore.

E poi appassionati subacquei, giovani affascinati dalle storie di mare oltre che le troupe televisive, tra cui quella di Sky.

Sono sette ancore in ferro che si trovano ad una profondità tra i 15 e i 30 metri a circa centocinquanta metri dalla scogliera tra Mongerbino e l'Arco azzurro. Il percorso si sviluppa per circa 300 metri.

Le ancore hanno un valore storico, sei su sette risalgono al periodo ellenistico romano, coeve dunque con la Solunto del periodo ellenistico-romana in collina che noi conosciamo, mentre un'altra ancora è successiva, ed appartiene al periodo bizantino.

Sono appartenute a navi che usavano quel tratto come ridosso in attesa di entrare nei vicini porti di Panormo e di Himera.

'E' ormai prassi - ci dice il prof. Sebastiano Tusa- , quando ciò naturalmente sia possibile, evitare i prelievi di reperti di questo tipo dal mare per portarli magari a marcire nei sotterranei di qualche museo. Preferiamo lasciarli in loco , nel loro contesto dove assumono maggiore significato, per farli osservare agli appassionati'.

'Noi del  Circomare di Porticello - osserva il tenente di vascello Nicola Silvestri, ci siamo occupati delle autorizzazioni amministrative e dei nulla osta necessari, e di concerto con Ciccio Zizzo di Anapi pesca e le altre associazioni di pescatori ha interdetto l'area alla pesca'.

Il percorso di particolare suggestione - conclude Andrea Santoro di Blue Shark  - è alla portata di qualunque sub abbia coneguito un brevetto di primo livello, e aranno appunto le associazioni dei diving ad organizzare le escursioni guidate in loco.

nella foto di copertina l'immersione nell'area dove sono stati ritrovati i reperti archeologici