'Migliaia di persone sul corso, esercizi pubblici e negozi chiusi' La delusione dell'ass. M.Mineo

'Migliaia di persone sul corso, esercizi pubblici e negozi chiusi' La delusione dell'ass. M.Mineo

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"Sono profondamente deluso e amareggiato' – esordisce così il vice-sindaco di Bagheria e assessore alle Politiche Sociali e Comunicazione Istituzionale, Massimo Mineo commentando la mancata apertura di tutti i negozi ed esercizi pubblici di corso Umberto I durante la notte bianca organizzata in seno alla due giorni dedicata alla disabilità.

Nonostante i ripetuti appelli da parte dell’amministrazione comunale, appelli che comunque rispondevano a richieste che provenivano dagli stessi commercianti le saracinesche dei negozi erano serrate. Ci chiedono di animare le notti del corso, di creare eventi e attrarre visitatori e turisti e poi perdono l’occasione per riempire i loro negozi con possibili acquirenti – continua Mineo non solo hanno snobbato una manifestazione che ha attratto molti cittadini e visitatori provenienti anche dalla vicina Palermo visto che l’evento era stato ben promosso soprattutto nel capoluogo ma hanno dato l’impressione di non saper essere ospitali con i turisti che chiedevano come mai una città che pretende di essere a vocazione turistica abbia tutti i negozi chiusi.

'Gli unici bar che sono rimasti aperti hanno lavorato di gran lena e sono stati pieni sin oltre la mezzanotte sostiene l’assessore, che aggiunge: “Non ci si meravigli poi per gli incassi persi e per i turisti delusi, durante una bella giornata come quella dell’altra sera non c’è nulla di più desolante di camminare per il centro con le serrande dei negozi abbassate soprattutto quando è un’occasione di festività che ha anche uno scopo sociale e di solidarietà."

"E’ questo uno scenario che si è manifestato troppo spesso conclude l’assessore che ancora una volta sottolinea: “tenere aperto in queste occasioni è un’opportunità da cogliere per due motivi importanti: il primo è che con tanta gente in giro c’è più incasso da parte dei commercianti, il secondo è che se vogliamo diventare una città turistica abbiamo un dovere di accoglienza nei confronti di chi vuole fruire del nostro centro storico. C’è bisogno di uno sforzo da parte di tutti. ”.