Attualità

Il movimento delle scuole, partito da Palermo, sta cominciando a coinvolgere anche le scuole dei territori circostanti.

A Bagheria in particolare, dove ancora alcuni istituti come l' I.P.S. "Salvo D'Acquisto"  continuano a svolgere normalmente le lezioni, alcune scuole hanno dato inizio alla loro protesta.

C'è un forte malcontento tra gli studenti per i tagli sulle risorse destinate alle scuole operati dal ministro dell'istruzione Profumo, che rischiano di mortificare ancora di più la scuola pubblica e su cui gli studenti si interrogano e vogliono vederci chiaro. 

Al Liceo classico "F.Scaduto" in autogestione da ieri, i ragazzi si sono riuniti stamattina in un assemblea straordinaria per parlare di una possibile occupazione; da martedì in autogestione l'Istituto d'Arte e Ragioneria che si preparano con striscioni e slogan alla manifestazione di sabato organizzata a Bagheria dagli studenti e dal personale docente e ATA dei vari Istituti.

Al Liceo scientifico "G.D'Alessandro"  i rappresentanti di istituto hanno avuto un incontro con il Preside per fare presente la posizione presa dai ragazzi. Durante il comitato di base svoltosi in  mattinata, era stata presa a maggioranza  la decisione di richiede l'autogestione al Preside, che ha rifiutato seccamente concedendo la Cogestione, che inizierà lunedì mattina.

.A Bagheria saranno due i punti di concentramento per la manifestazione di sabato 24 novembre: alle 8,30 nella piazzetta dietro il Liceo classico partirà un corteo che percorrerà il corso Butera (dall’incrocio con via Dante all’incrocio con corso Umberto I) per concludersi con un sit-in in corso Umberto I. 

Un altro corteo partirà dall'ITC "L. Sturzo" e dallo scientifico "D'Alessandro" per unirsi a quello che partirà dal Liceo Classico.

Una manifestazione alternativa per chi, per varie ragioni, non potrà raggiungere il corteo di Palermo che partirà invece da Piazza Politeama alle 9.00.

 

foto e notizie forniteci da Danila D'Amico fotografa e giornalista free lance

 

 

Egregio Signor Sindaco, è pervenuta a questa Associazione la notizia che alla data del 31/12/2012 i locali affidatici dall’Amministrazione comunale e ubicati in questa via Consolare n. 157 dovranno essere lasciati liberi da persone e cose per “la grave situazione finanziaria in cui versa il Comune”.

A parte che sino alla data odierna nulla ci è stato comunicato ufficialmente……..ci chiediamo?

l’Amministrazione ha valutato cosa accadrà a tutti i disabili che alla data del 1’ gennaio 2013 non avranno più una loro sede.

Per tutti accettare i disabili significa accettare tutti gli altri così come sono …… con le loro contraddizioni,debolezze,limiti,egoismi,pochezze,incomprensioni. Perché noi tutti chi più chi meno siamo tutto questo; molti pensano che una persona con disabilità non sia in grado di svolgere dei compiti senza nemmeno chiederli di eseguirli. Ci si fossilizza sulle sue lacune e non si punta sul rinforzo o sullo sviluppo delle attività latenti…

Non è retorica questa…..i disabili non sono figli di un Dio minore……..I disabili, nascono due volte: la prima li vede impreparati al mondo, la seconda è una rinascita affidata all'amore e all'intelligenza degli altri. Coloro che nascono con un handicap devono conquistarsi giorno per giorno, più degli altri il proprio diritto alla felicità... e purtroppo dobbiamo constatare con amarezza che proprio chi dovrebbe garantire un mondo un po migliore rispetto agli altri li sacrificano sull’altare “ dell’attuale situazione finanziaria del Comune".
Chiaramente non siamo così ottusi da pensare che il “fallimento “ dell’Amministrazione Comunale sia causa solo ed esclusivamente dell’attuale giunta Lo Meo ma è anche delle varie amministrazioni che si sono succedute nel tempo-.

Il bilancio di una Amministrazione comunale è importante, la macchina amministrativa non deve correre il rischio di fermarsi……..ma non a discapito di persone indifese,più deboli ed in difficoltà;ma una cosa è certa se ci sarà da lottare, lotteremo, porteremo questo nostro sfogo all’intera opinione pubblica, regionale e nazionale tramite i vari mezzi di stampa e se sarà necessario occuperemo il palazzo Comunale; non possiamo permettere la ghettizzazione ( che gioco forza avverrebbe) dei nostri figli all’interno dei nuclei familiari

Credevamo che prima di agire così senza un minimo di sensibilità verso le fasce più deboli presenti sul territorio, bisognava sforzarsi a trovare delle alternative a tutte quelle realtà presenti sul territorio le quali, usufruendo degli affidi di locali per l’espletamento di varie attività di fatti, hanno supportato e portato avanti servizi che le varie Amministrazioni non sono state mai in grado di mettere in atto .

Riteniamo inoltre che, le somme che erano state impegnate per i vari affidi non rappresentino un valico insormontabile tenuto conto che, altre spese per interventi a vario titolo vengono caricate nel bilancio, nonostante “ la grave crisi finanziaria in cui versa il Comune senza valutare le priorità e 35 ANNI DI PRESENZA SUL TERRITORIO SONO PER NOI PRIORITA’.

Infine, considerata l’ufficialità della lettera e quindi della scadenza..31/12/2012, VI informiamo che i nostri figli non assisteranno alla distruzione di un luogo di cui loro sono padroni di un mondo che gli appartiene per la mancanza di sensibilità e quindi attueremo tutte quelle forme di protesta per far conoscere QUESTA SITUAZIONE INAMMISSIBILE—


        LA PRESIDENTE     Irene Savona

in copertina foto di archivio
 

XXI secolo; secolo di grandi scoperte scientifiche e tecnologiche, del progresso alla portata di tutti, ma purtroppo ancora nel 2012, non in continenti remoti lontani dalla nostra quotidianità, ma nelle nostre città ci sono bambini che vanno a letto senza cenare, che non vanno a scuola perché privi sia di merenda che di materiale didattico.

Bambini che ad una festa quando viene chiesto loro di togliere le scarpe per fare dei giochi si mortificano perché sono senza un calzino.
Questi sono solo alcuni esempi per far comprendere la realtà in cui vivono alcuni bambini del nostro paese.

L’Associazione O.N.L.U.S.  “da Generazione a Generazione” nasce seguendo il principio di Gesù espresso in Matteo 25: 31: “Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste...”, "In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me".

Lo scopo principale che ci prefiggiamo è quello di aiutare, sostenere, soccorrere sia materialmente che spiritualmente i minori che vivono in condizione di disagio economico/sociale della nostra città così da cercare di cambiare il corso della loro vita.
Dobbiamo dimostrare a questi bambini che non sono soli, ma che Dio attraverso l’aiuto che daremo ha i suoi occhi su di loro.
L’associazione vuole costruire un ponte di solidarietà tra coloro che sono nel bisogno e quanti, a cui Dio ha toccato il cuore, vogliono aiutarci in questa missione.
"Da Generazione a Generazione” intende diventare un punto di riferimento, ed accogliere i bisogni di quei bambini così come accogliamo quelli dei nostri figli.

Per il raggiungimento di tali scopi l’Associazione si propone di seguire i seguenti scopi di solidarietà sociale:

Raccolta alimentare periodica c/o supermercati e successiva distribuzione;
Raccolta vestiario e successiva distribuzione;
• Organizzare momenti di svago (gite,giochi,etc…)
Sostegno sulla formazione;
• Assistenza sanitaria;
• Tempo d’estate;

L’obbiettivo dell’associazione inoltre è quello di supportare il bambino durante il periodo della crescita garantendo condizioni di vita adeguata alla loro età.

INSIEME SI PUO’

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Anche tu puoi essere volontario dell’Associazione ed aiutare i bambini in difficoltà. Contatta il nostro recapito telefonico, invia una mail oppure collegati al nostro profilo su face book.
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All’Associazione O.N.L.U.S. “Da Generazione a Generazione” indicando nella dichiarazione dei redditi il Codice Fiscale: 90014820824

ASSOCIAZIONE O.N.L.U.S  “da Generazione a Generazione”

Via Mons. F.ppo Arena,1
90011 Bagheria (Pa)
C.F. 90014820824
Cell. 380/1386280

“CREIAMO UN PONTE DI SOLIDARIETA”

“Diamo una mano ai bambini in difficoltà del nostro paese”

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Dal 13 al 16 Novembre a Palermo una delegazione Montenegrina composta da consiglieri dell’OSCE e dal Direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata del Montenegro ha visitato alcune delle più simboliche e rappresentative strutture confiscate alla mafia del capoluogo palermitano.

La delegazione, accompagnata dal Colonnello Letizi, direttore della sede di Palermo dell’Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e con la partecipazione del colonnello Serafino Fiore, attaché all’ambasciata italiana di Belgrado, ha trascorso il soggiorno a Palermo visitando alcuni beni confiscati alla mafia quali la Villa del boss Salvatore RIINA, del costruttore Sansone, l’azienda sanitaria Villa Santa Teresa di Bagheria e l’Hotel San Paolo Palace di Palermo.

 

La visita a Bagheria si è protratta per qualche ora perché la delegazione ha manifestato tutto il suo interesse, non solo a visitare il bene e per conoscere l’Amministratore Giudiziario, Dott. Andrea Dara ed il suo staff, ma anche per attingere da un esempio tangibile e concreto una serie di indicazioni utili sulle modalità e gli strumenti di gestione attuati per mantenere e sviluppare un bene sottratto alla criminalità ed inserito in un contesto territoriale molto complesso.

Conoscere i valori ai quali ispirarsi e quali sistemi implementare per tutelare e rilanciare una struttura e trasformarla in un “modello di imprenditoria sociale” che trova la propria ragion d’essere nella sintesi di due dimensioni fondamentali:

- quella orientata all’incremento della produzione e della crescita economica ed alla tutela delle risorse umane e delle tecnologie presenti

- quella votata all'assistenza, al perseguimento del bene collettivo, al miglioramento della qualità tecnica delle prestazioni sanitarie, al progresso della medicina, alla tutela della salute della popolazione propria di una struttura sanitaria.

Tale vocazione si è rafforzata con l’avvio, lo scorso febbraio, del Dipartimento Ortopedico Rizzoli Sicilia presso alcuni dei locali della clinica Villa Santa Teresa, un polo ortopedico d’eccellenza per i numerosi pazienti siciliani spesso costretti ad emigrare per curare le proprie patologie ortopediche e che ora possono avvalersi della storica professionalità dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna per soddisfare il proprio bisogno di salute.

E’ evidente che il progetto assume una specifica ed indubbia valenza, nei suoi significativi riflessi simbolici, grazie anche all’interazione, quale partner del progetto, di Villa Santa Teresa srl che, in Amministrazione Giudiziaria ex legge 575/65, ha reso disponibile l’ingente e molto apprezzata dotazione di infrastrutture, macchinari e tecnologie, proponendosi come esempio di successo di una concreta ed ottimale fruizione da parte dei cittadini “di un bene confiscato alla criminalità organizzata”.


Lidia Di Lorenzo

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