Attualità

Salve, mi chiamo Francesco Sciortino e sono il titolare di Arte&divani, laboratorio artigianale e negozio sito in via A. Cuffaro (angolo via S.Flavia) a Bagheria. Per svariati mesi ho tentato di segnalare all'amministrazione comunale il disagio che la mia attività sta vivendo a causa di una buca/perdita d'acqua proprio al centro della strada e dell'incrocio dove vi sono entrata e vetrina del negozio. 

Dopo mesi le diverse segnalazioni fatte tramite la pagina facebook "Patrizio Cinque - Sindaco M5S Bagheria" (non trovando altre alternative) hanno forse suscitato l'interesse dell'amministrazione e la buca è stata riparata. Ciò è stato fatto in modo a dir poco approssimativo. La riparazione è infatti durata appena due giorni e adesso la situazione è peggiorata.

Da buon esercente pago regolarmente le tasse nonostante l'attività abbia subito un calo. Nei giorni in cui è previsto l'approvvigionamento idrico sono costretto a stare con la saracinesca chiusa e la vetrina è continuamente sporcata dagli schizzi provocati dalle auto. È inutile sottolineare che questo causa molti danni ad un'attività commerciale.
Mi rivolgo a Voi perché sono veramente stanco di questa situazione e volevo sapere se si può fare qualcosa di diverso e magari più efficace per sensibilizzare l'amministrazione sulla problematica.

Se siete interessati ho anche diverse fotografie dei vari stati della buca.

So che le problematiche nella città non sono poche e ce ne sono anche di più gravi, ma ovviamente ognuno vive con più interesse determinate vicende e questa in particolare è per me snervante.
Confido in una vostra risposta.

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Questa è la nostra risposta: noi facciamo quello che in casi del genere possiamo fare, e cioè pubblichiamo la sua lagnanza, nella speranza che qualcuno degli amministratori comprenda la gravità e l'urgenza del problema , si commuova ed intervenga in maniera radicale, o, più semplicemente, arrossisca.

redazione bnews
 

Nell’articolo precedente abbiamo approfondito le caratteristiche di base della bulimia nervosa e come scritto precedentemente, in questo articolo vedremo alcuni aspetti maggiormente legati al trattamento.

Se si vuole intervenire correttamente non si può prescindere da una attenta analisi del punto di vista cognitivo delle pazienti. Durante la pratica clinica si riscontrano continui pensieri e persistenti preoccupazioni che riguardano il cibo e l’alimentazione. Aumento dell’ossessività quindi, ma anche riduzione della concentrazione.

Per la terapia cognitivo comportamentale della bulimia nervosa è centrale il trattamento del nucleo psicopatologico precedentemente descritto, qui inteso come uno schema disfunzionale di autovalutazione.

Le pazienti, dovendo rispettare le numerose rigide regole alimentari autoimpostesi (alle volte difficili da seguire), tendono a reagire in modo disadattivo alla loro trasgressione e attivano così gli episodi alimentari con frequente perdita di controllo. Il significato delle abbuffate potrebbe essere quindi l’estremo impulso alla trasgressione delle specifiche prescrizioni alimentari.

Frequentemente si riscontra una comorbilità (una doppia diagnosi) con i disturbi dell’umore.

Nella fattispecie le caratteristiche depressive appaiono più frequenti nei casi in cui si faccia maggior ricorso ad episodi di abbuffate. Queste pazienti tendono spesso a modificare l’alimentazione in risposta ad eventi della vita giudicati negativamente o giudicati eccessivamente stressanti (con inadeguata regolazione delle emozioni).

All’inizio del trattamento l’obiettivo principale è quello di ingaggiare la paziente e di motivarla al cambiamento. Successivamente, nella fase centrale del trattamento, verranno affrontati i meccanismi principali di mantenimento del disturbo, cioè quelli che attengono al nucleo psicopatologico e soprattutto allo schema disfunzionale di autovalutazione.

La fase finale della terapia ha l’obiettivo di mantenere a lungo i cambiamenti acquisiti nel corso della terapia.

Chiaramente, e questo l’ho potuto costatare nella mia pratica clinica, solo una relazione terapeutica basata un rapporto collaborativo potrà facilitare il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati.

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Colgo l’occasione per informare chi fosse interessato che nel mese di Marzo ci sarà la seconda edizione del mini training “Alimentazione e disturbi dell’umore. Il ruolo del cibo nella modulazione delle emozioni”. Per info e adesioni chiamate il 3922965686 o mandate una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dott. Francesco Greco
Tel. 3922965686
http://www.consulenzapsicologicaonline.blogspot.it
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo
Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, disturbi dello sviluppo,
consulenza di coppia e familiare a Bagheria (Pa)


In occasione dell’ 8 Marzo tutte le donne del Movimento Cinque Stelle, seguite da tutti gli altri componenti del suddetto gruppo consiliare, presentano una mozione per ricordare Elisabetta Bellavia ( nella foto di profilo in primo con la camicetta bianca)

Si tratta di una proposta deliberativa, il cui primo firmatario è il consigliere Maddalena Vella, per conservare il ricordo di una donna bagherese semplice, la cui azione sociale è però stata rilevante e degna di menzione e memoria, in quanto per difendere la sua “condizione di donna” sfidò persino i pregiudizi dell’epoca.

Le doti, le virtù, lo spirito di sacrificio di questa donna, il suo schierarsi in ogni occasione con il popolo e per il popolo, la sua sensibilità verso i bisogni degli umili, le procurarono simpatie e consensi nell’opinione pubblica.

Il suo amore per la città e per i suoi abitanti la spinsero a candidarsi come consigliere del Comune di Bagheria – ruolo che svolse per ben tre consiliature, dal 1956 al 1968, tra le fila del Partito Comunista-.
Una delle fondatrici dell’Unione delle donne bagheresi, Elisabetta fu protagonista delle prime lotte per i diritti dei bambini, per le colonie estive, e contro il dazio sui beni di prima necessità.

Sempre in prima linea durante le lotte alla Camera del Lavoro di Bagheria, della quale fu dirigente per anni, presente ai comizi in Piazza Madrice accompagnata dalla fede nella lotta di classe, attiva nelle battaglie in Consiglio Comunale a difesa dei diritti della classe operai.

altL’8 Marzo 1961 stila insieme all’Unione donne Bagheresi, un elenco ancora incredibilmente attuale di programmazione economica e politica: l’inserimento della donna nell’attività produttiva, la creazione di una vasta rete di scuole materne e doposcuola regionali, distribuzione gratuita, a carico della Regione, dei libri a tutti gli alunni delle scuole elementari, l’abolizione delle graduatorie distinte per sesso nei concorsi, l’abolizione di tutte le discriminazioni salariali per sesso, l’approvazione della legge per le pensioni alle casalinghe e tanto altro ancora

Elisabetta si è spenta nel Dicembre del 1996: per lei nessun onore cittadino alla memoria, nessuna camera ardente nell’aula consiliare, nessun omaggio, solo una veglia fra i parenti e i tantissimi concittadini accompagnati dal dolore.

“A distanza di 19 anni dalla sua scomparsa chiediamo di intitolare una strada o una piazza a questa figura di donna politica che ha lasciato memoria storica e che merita il nostro ricordo e quello dei posteri. Si tratta di un piccolo segno, che potrà essere da spunto per rendere merito ai cittadini che in questa città si sono distinti per il loro nobile operato.”

UFFICIO STAMPA M5S BAGHERIA

Aiello Alba,Aiello Romina,Clemente Claudia,Chiello Giuseppina, Maria Laura Maggiore, Scardina Valentina

 

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Un'assemblea di donne a Bagheria nei primi anni '60

Foto Archivio Pietro Pagano



 

Gentile direttore, vorrei rappresentare a Lei ed ai numerosi cittadini che leggono il suo sito , nel caso in cui Lei ritenga di volere pubblicare quanto scriverò , i motivi e le considerazioni che mi hanno indotto a rassegnare le dimissioni da revisore del Consorzio Metropoli Est.

La mia esperienza al predetto consorzio, seppur breve, è stata intensa e mi ha portato a maturare delle considerazioni sulla politica e sul buonsenso.

Le dimissioni presentate , oltre che per i miei impegni di natura professionale e personale, sono frutto anche delle suddette considerazioni.

Metropoli Est S.r.l. è una società consortile nata dall’unione di 13 Comuni della provincia di Palermo. La stessa nasce, come strumento, che attraverso le attività di programmazione e di progettazione avrebbe dovuto reperire fondi Europei e Nazionali, necessari allo sviluppo sociale, economico ed occupazionale del territorio appartenente ai Comuni – Soci.

Oggi, nella situazione di crisi che il nostro paese sta attraversando, Metropoli Est dovrebbe rivestire ancor di più, essendo l’unico Ente esistente preposto alle attività suddette, un ruolo fondamentale per la crescita ed il rilancio del sistema produttivo, l’incremento dell’occupazione e il miglioramento della coesione sociale nel nostro paese, alla luce anche della nuova Programmazione di Fondi Europei per il periodo 2014 – 2020, che potrebbe portare risorse necessarie allo sviluppo urbano del nostro territorio (mobilità sostenibile, interventi per l’efficienza e il risparmio energetico, economia digitale e inclusione sociale).

Purtroppo, però , la società versa in una difficile situazione economico - finanziaria, causata, oltre che da una amministrazione allegra del management precedente, anche dalle situazioni deficitarie in cui si trovano tutti o quasi tutti i Comuni che costituiscono il consorzio. In tale contesto, nella mia breve esperienza, ho assistito alla contrapposizione tra la miopia politica ed il buonsenso.

Da un lato, infatti, la miopia politica porta i componenti dell’assemblea dei soci a guardare i numeri dei loro bilanci attuali , e li induce a procedere in modo incerto e lento nel prendere le decisioni necessarie a salvare il consorzio, impedendone, di fatto, il funzionamento; dall’altro lato il buonsenso che, invece , attraverso azioni e programmazione efficace (taglio ai costi, ripianamento delle posizioni debitorie con azioni di mediazione, recupero delle quote consortili, etc.), cercherebbe di riportare in salvo uno strumento necessario allo sviluppo del nostro territorio.

Mi auguro e auspico, che il buonsenso prevalga sulla miopia politica, soprattutto per il benessere e lo sviluppo futuro del nostro paese e dell’intero territorio, ma , non avendo riscontrato da parte della maggioranza dei soci una volontà, che vada in questa direzione, ho preferito rassegnare le mie dimissioni.


Dott. Gianfranco Di Giacinto, revisore del consorzio Metropoli est
 

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