Castelbuono: rubano in un albergo in disuso, arrestati un uomo e i suoi due figli gemelli

Castelbuono: rubano in un albergo in disuso, arrestati un uomo e i suoi due figli gemelli

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I Carabinieri della Stazione di Castelbuono nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto tre persone palermitane, responsabili del reato furto aggravato perpetrato ai danni di un albergo del posto, in stato di disuso.

È tarda serata quando una pattuglia dell’Arma, durante un servizio di perlustrazione, finalizzato alla repressione di reati contro il patrimonio, eseguiva un controllo nei pressi della struttura ricettiva, situata in una contrada del comune madonita e lontano dal centro urbano, in passato già oggetto di alcuni furti, con i quali era stato asportato materiale di vario genere.

Così, una volta giunti nei pressi, i Carabinieri notavano un camper posteggiato a ridosso del muro di cinta e, dietro, un camioncino con una gru apposta sul ripiano posteriore. Sempre nella parte posteriore del piccolo camion, i militari rilevavano la presenza di un tappeto e di un pianoforte legato da un’imbragatura di corde.

A quel punto, appariva chiaro che si stava consumando un furto, pertanto, la pattuglia, dopo aver allertato la Centrale Operativa della Compagnia di Cefalù, faceva irruzione nell’albergo dove venivano sorprese, nella flagranza, tre persone, intende a razziare beni di valore ed arredi di vario tipo

Tra le altre cose, pronta per essere portata via, anche una macchina da caffè del valore di circa 5000 €.

Nel corso delle perquisizioni personali, addosso ai tre (padre e due figli gemelli), venivano rinvenute delle radio walkie-talkie, che servivano per comunicare tra loro e soprattutto, per segnalare la presenza di forze dell’ordine. Inoltre, addosso a C.L., un coltello del genere vietato ed una arnese multiuso, atto allo scasso.

Il camioncino dotato di gru è stato sottoposto a sequestro unitamente a tutto il materiale recuperato.

Per i tre sono scattate le manette, C.P. 59enne ed i suoi due figli, C.A. e C.L. entrambi 24enni.

All’esito del giudizio direttissimo, dopo la convalida dell’arresto C.P e C.A. sono stati condannati ad 8 mesi e 10 gg., mentre C.L. (detentore del coltello) condannato a 8 mesi e 14 gg., pena sospesa, pertanto rimessi in libertà.

 

Fonte Ufficio Stampa provinciale dei Carabineiri