Divampano nei partiti le polemiche sulla formazione delle liste: il Partito Democratico nazionale chiede al PD siciliano di farsi carico di eleggere undici candidati segnalati dal centro ma la Direzione regionale riunita oggi non ci sta.
Questo un brano del comunicato diffuso a conclusione dei lavori: "'Il numero finale ed effettivo di candidature esterne deve essere inferiore a quelle delle liste del 2008, tenendo conto anche dei capilista'', cioe' sei.
Questo èp quanto stabilito dalla direzione regionale del Pd che ha votato all'unanimita' la relazione del segretario regionale, Giuseppe Lupo, dopo che erano stati definiti ''troppi'' gli 11 candidati 'bloccati' indicati da Roma nelle liste per le politiche in Sicilia.
Il partito siciliano ha dato mandato a Lupo di trattare con i vertici romani.
Va ricordato che la Sicilia elegge complessivamente una sessantina di deputati ed una trentina di senatori, anche a voler prevedere per il PD un risultato del 30% i parlamentari eletti in Sicilia in questo partito sarebbero da 25 a 30 tra deputati e senatori.
Chiedere quindi ad un partito di garantirne addirittura undici proposti dalla Direzione e fra questi alcune figure discutibili, a partire da Vizzini, che si pensa di proporre capolista nella Sicilia occidentale vuol dire fare un affronto a chi è andato a votare per le primarie, mortificare le espressioni del territorio e provocare una sollevazione nell'elettorato del PD.
PD siciliano:a Roma possiamo riservare solo sei candidature
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