Nessuna collusione tra mafia e coop rosse: tutti assolti in appello

Nessuna collusione tra mafia e coop rosse: tutti assolti in appello

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La corte d'appello di Palermo ha ribaltato la sentenza sulle presunte collusioni tra alcune coop rosse e le cosche mafiose nella gestione degli appalti pubblici.

Prosciolti l'imprenditore Stefano Potestio, vicino al Pci e poi al Pds, che in primo grado aveva avuto sei anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa, e gli ex dirigenti Raffaele Casarubbia, presidente del consorzio Cespa e Pietro Martino, quest'ultimo a capo del Conscoop, condannati a cinque anni e sei mesi.

Unica conferma: l'assoluzione dell'ex dirigente dell'ufficio tecnico di Bagheria, Nicolo' Giammanco. (ANSA).