MUSA 2010: a Mozia, la IV Missione Archeologica Subacquea

MUSA 2010: a Mozia, la IV Missione Archeologica Subacquea

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Mozia Underwater Survey Archaeology

Il 10 giugno 2010, alle ore 11.30, presso la sede della Fondazione "G.Whitaker" a Palermo, Villa Malfitano, avrà luogo la presentazione della IV Missione Archeologica Subacquea sulla strada sommersa dell'isola di Mozia (Marsala, TP).

La Soprintendenza del Mare presenterà, durante quest'incontro, i risultati scientifici delle indagini archeologiche condotte già dal 2005 sulla strada sommersa, di concerto con la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Trapani, con la Fondazione "G.Whitaker", con il CeMSI Onlus e con la SYS Soc. Coop. a r.l., IROV srl, Istituto per l'Arte e il Restauro "Palazzo Spinelli", Pier Paolo Raffa Cultural Engineering, Genchi Extreme.

Le indagini archeologiche si svolgono nell'ambito dei campi scuola di archeologia subacquea promossi dalla Sys Soc. Coop. a r.l. cui partecipano attivamente volontari, studenti e archeologi provenienti da tutto il mondo.

Per la missione di quest'anno ci si è avvalsi del contributo di volontari provenienti dalla Tunisia e dall'Egitto, in relazione ad un progetto interculturale volto alla relazione e alla collaborazione tra i diversi paesi del Mediterraneo.

Nel corso dell'incontro interverranno il Soprintendente del Mare Prof. Sebastiano Tusa, il Presidente della Fondazione G.Whitaker, Prof. Angelo Falzea, S.E. l'Arcivesco di Mazara del Vallo Mons. Domenico Mogavero, l'Assessore ai BB. CC. ed Identità Siciliana Avv. Gaetano Armao, il dirigente generale del Dipartimento dei BB CC ed identità siciliana Arch. Gesualdo Campo, il Soprintendente della Soprintendenza dei BB CC AA di Trapani Arch. Giuseppe Gini, il Dirigente del Servizio dei beni archeologici della Soprintendenza del Mare, Dott.ssa Caterina Greco, il Dirigente del Servizio dei beni archeologici della Soprintendenza dei BB CC AA di Trapani dott.ssa Rossella Giglio, la dott.ssa Valeria Patrizia Li Vigni direttrice del Museo di Palazzo d'Aumale, la Dott.ssa Wafa Ben Slimane, archeologa subacquea dell'Institut National du Patrimoine della Tunisia.