Si è svolta sabato 9 dicembre nei locali del Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana”, presente il pittore espositore, l’inaugurazione della mostra “Il cuore della luce è nero. Pittura ed Alchimia nell’opera di Marco Danese”.
Presente pure una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Bagheria, composta dal vicesindaco ed assessore alla cultura, Daniele Vella, dall’assessore Giuseppina Chiello e dal consigliere comunale Antonella Insinga, e presente anche un folto pubblico di bagheresi e di artisti residenti nella nostra città ma anche di artisti provenienti da diverse parti della Sicilia.
Tra gli artisti bagheresi segnaliamo Filly Cusenza, Chicco Carrega, Giacomo Carollo, Nino Rizzo, Giovanni Varisco e Francesco Mallo. Presenti infine alla manifestazione artisti provenienti dalla provincia di Caltanissetta, quali il pittore espositore Marco Danese, lo scultore Lillo Giuliana, Giuseppina Riggi, Calogero Barba. Da Monreale ha raggiunto il Centro Montana Franco Panella, uno degli artisti più significativi in Sicilia di quella nuova arte d’avanguardia che si occupa esclusivamente di scrittura asemica. Da Palermo è pervenuto infine Francesco Mangiameli, un pittore che ha donato alla Galleria dell’Eros di Bagheria un’opera il cui soggetto rappresentativo è costituito dal tema dell’omosessualità femminile.
Il discorso inaugurale è stato fatto da Piero Montana, direttore del Centro d’Arte e Cultura che porta il suo nome. Montana si è limitato in questo discorso a fare delle brevi considerazioni sulla pittura di Marco Danese, proponendone una lettura spirituale basata su quell’arte iniziatica, che è l’alchimia ma basata anche sulla mistica, citando a riguardo quel capolavoro di pura poesia religiosa, che é “La notte oscura”, opera per altro assai nota di Giovanni della Croce, un assai importante mistico spagnolo del Seicento, che in questa sua opera parla della personale esperienza della notte, vissuta come notte dei sensi e dello spirito, momento di travaglio, sofferenza, dubbio e soprattutto solitudine ed abbandono da parte di Dio. Sentimenti questi vissuti pure da Marco Danese, che, secondo Montana, vengono espressi nelle sue opere in mostra, dove dominante è una colorazione oscura nella quale le Tenebre non sono altro che quelle di una condizione umana precipitata in un esistenziale e radicale pessimismo. La lettura spirituale dell’opera di Danese fornita da Montana vuole anche essere propedeutica al testo critico pubblicato nel catalogo della mostra di Danese e scritto dallo stesso Direttore del Centro d’Arte e Cultura di Bagheria, nel quale - ricorda Montana al pubblico presente all’inaugurazione- nei mesi di gennaio e febbraio si svolgeranno tre eventi artisti e culturali di certo di non trascurabile importanza.
Il primo, fissato per il 20 gennaio, sarà costituito dalla presentazione del libro di poesie di Angelo Abbate, che ha per titolo “C’è sempre un vento che soffia sui germogli”. Libro questo già vincitore di un nazionale premio di poesia. La presentazione sarà fatta dal Presidente dell’Associazione Giacomo Giardina, Giuseppe Bagnasco.
Il secondo evento culturale citato da Montana si svolgerà sempre a gennaio 2024 ma fissato per giorno 27 di questo stesso mese. In tale data Rosanna Balistreri, che sull’alchimia ha già pubblicato due libri, nei locali del Centro Montana intratterrà il pubblico presente con delle discussioni alchemiche.
Il terzo evento sarà l’inaugurazione giorno 24 febbraio di una mostra di scultura di Lillo Giuliana, che realizza delle opere plastiche che fanno riferimento alle puerili invenzioni proprie della felice e spensierata età dell’innocenza, per la quale lo scultore esprime nelle sue opere emozionali sentimenti di nostalgia.
Dopo il discorso inaugurale di Montana è intervenuto il vicesindaco Daniele Vella che anzitutto ha voluto portare i saluti del sindaco e dell’intera Amministrazione Comunale, complimentandosi poi con Montana per le interessanti iniziative artistiche- culturali realizzate dal suo Centro. Vella ha detto infatti che esse hanno ben meritato il patrocinio del Comune in quanto arricchiscono il contesto culturale della nostra Città. Il vicesindaco infine chiede al pittore Marco Danese se egli condivide la lettura alchemica e mistica che Montana fa della sua opera.
A conclusione dunque interviene l’artista espositore, affermando che egli personalmente con le sue opere intende parlare del dono dell’arte. Per Danese infatti l’arte è un dono perché regala delle emozioni non comuni, che non possono non ampliare la nostra sensibilità. In altre parole l’arte per Danese aggiunge alla realtà visibile qualcosa d’invisibile, allo scopo di renderla più vasta, ampliarla ed arricchirla. La sua volutamente è infatti una pittura astratta perché alla ricerca di dimensioni altre, meno materiali ed oggettive, di dimensioni dunque più sottili assai vicine a quelle dello Spirito. Per questo - conclude- non può che condividere l’interpretazione che della sua arte fa Montana, basata sull’apporto spirituale che l’Alchimia e la Mistica hanno donato all’uomo.
CENTRO D’ARTE E CULTURA PIERO MONTANA