Una turista di Bergamo in vacanza a Palermo è positiva ai primi test sul coronavirus, ma non si conosce ancora il ceppo: potrebbe essere il virus già noto, non cinese, meno aggressivo e già in circolazione da anni. La donna è intanto ricoverata all'ospedale Cervello.
I tamponi sono stati inviati dal Policlinico di Palermo allo Spallanzani di Roma per una ulteriore conferma. La turista avrebbe una quarantina d'anni.
Ha accusato alcuni sintomi influenzali e dopo la visita della guardia medica è stata portata nel nosocomio per l'esame dei tamponi: è in vacanza con un gruppo di amici in un hotel del centro. Il gruppo si è chiuso nelle camere in attesa del responso definitivo. I turisti, della provincia di Bergamo, sono circa quaranta persone e sono in città da tre giorni.
Dalla direzione dell'hotel, che fa parte di una catena leader mondiale dell'accoglienza, fanno sapere di non "essere autorizzati" a dire nulla. La donna ha accusato i classici sintomi influenzali e qualche linea di febbre ed è poi scattata la procedura per diagnosticare il coronavirus. Se la donna risultasse positiva le persone del gruppo di cui fa parte e quelle che le sono state a stretto contatto sarebbero poste in quarantena nello stesso albergo.
La turista è in isolamento al reparto di malattie infettive dell'Ospedale Cervello, ed e' "pienamente cosciente", come assicura il presidente della Regione Nello Musumeci: "Mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere". Cosi' come sono stati confinati il marito e tutti coloro che hanno avuto contatti ravvicinati con la coppia, ai quali è stato nella notte prelevato un campione salivare mediante tampone faringeo.
"Ringrazio tutti gli operatori perche' la macchina sanitaria regionale si e' mossa con prontezza - assicura Musumeci - e ha dimostrato di essere pienamente allertata. Al termine degli accertamenti daremo tutte le informazioni necessarie". Al momento, spiega, restano ferme tutte le disposizioni gia' impartite: comunicare immediatamente la presenza nell'Isola alle autorità sanitarie per quanti provengano dalle zone gialle e richiedere l'intervento medico nel caso di sintomatologia influenzale, chiamando il numero unico a dell'emergenza e il proprio medico di famiglia.
Fonte: Repubblicapalermo.it