Si presenta a Bagheria il libro di Mariceta Gandolfo

Si presenta a Bagheria il libro di Mariceta Gandolfo

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Sabato 14 dicembre alle ore 17:00, presso la sala Borremans di Palazzo Butera a Bagheria si terrà la presentazione del libro di  Mariceta Gandolfo  DONNE IN PENOMBRA STORIE SEMISERIE DI DONNE POCO IMPORTANTI KIMERIK EDIZIONI.

Saluti introduttivi del dott. Daniele Vella Assessore alla cultura
Interventi di Domenico Figà e di Marzia Snaiderbaur
Coordina e modera l'incontro Giuseppina Tesauro
Letture di Rosamaria Spena e di Enrica Volponi

Sarà presente l'Autore

È l'altra metà del cielo a parlare negli originali racconti di Mariceta Gandolfo, che ha voluto dar voce alle compagne degli eroi che popolano il panorama storico-letterario di tutti i tempi.
Dalla bella Penelope, alla paziente compagna del commissario siciliano più conosciuto al mondo, la nostra autrice ha puntato i riflettori su di loro, sulle grandi donne che stanno sempre dietro ogni grande uomo, anche se spesso soltanto dietro le quinte, pazienti, ma non troppo, nell'assecondare gli illuminati personaggi che hanno accompagnato nel corso della loro esistenza.
Con un linguaggio che si cala di volta in volta nel contesto storico e sociale delle scene rappresentate, Mariceta Gandolfo regala ai lettori briosi racconti in cui i due universi, il femminile e il maschile, s'incontrano e si scontrano, lasciandoci assistere a delle divertenti diatribe di fronte alle quali il lettore, ergendosi a giudice, non saprà dove far pendere l'ago della bilancia. Un'opera sapientemente costruita, senza dubbio preziosa e ricca di spunti di riflessione.

Fronte 1

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PALERMO – Che cosa hanno in comune Penelope, la signora Maigret, la moglie del tenente Colombo, Livia, la fidanzata del commissario Montalbano, la segretaria di James Bond, la moglie del principe di Salina, Santippe e Gemma Donati? Sono donne – frutto di una felice ispirazione letteraria le prime, realmente esistite le ultime due – vissute all’ombra dei loro celeberrimi mariti/compagni, nel mondo della creazione artistica o nella vita reale.

Donne in penombra (Editrice Kimerik, Patti, €13) è appunto il titolo del delizioso libretto di Mariceta Gandolfo (foto) che, compiendo quasi un’operazione di matrice gestaltica di cambio di prospettiva tra la figura e lo sfondo, restituisce  il diritto di parola a donne che hanno fatto solo da sfondo ai loro uomini. A eccezione degli ultimi settant’anni, durante i quali ci sono stati per le donne cambiamenti epocali – peraltro non diffusi in tutto il pianeta, e forse neppure irreversibili –  da che mondo è mondo infatti gli uomini sono “figura”, cioè sono in primo piano nella società, nella politica, nell’economia, in tutti i posti dove si azionano le leve del comando e del potere. Mentre le donne sono state da sempre relegate sullo “sfondo”, ai margini della società. L’autrice inverte invece la prospettiva, e, nel suo testo, le figure femminili, vive e palpitanti, sono protagoniste assolute di una personale “resurrezione”.

2019 1 31 17 35 51 Foto Mariceta Gandolfo
La professoressa Gandolfo dà prova poi di una notevole e approfondita conoscenza del clima storico in cui sono vissute le “sue” signore e le presenta con uno stile assai gradevole e originale: adatta infatti il registro narrativo e stilistico al contesto sociale di provenienza delle varie donne. Ad esempio, per presentare la moglie del tenente Colombo, dà vita a un set cinematografico e si assiste a un confronto serrato tra regista e sceneggiatore; la vicenda della signora Maigret, stanca di aspettare “davanti a una pietanza che le aveva richiesto ore di fatica e che si raffreddava e induriva nel piatto”, è inserita in un intrigante raccontino dal sapore poliziesco; per presentare Santippe, moglie di Socrate, viene imbastito un dialogo maieutico, serio ed esilarante insieme; Gemma Donati, misconosciuta moglie di Dante Alighieri, vissuta all’ombra della celestiale Beatrice, parla con termini mutuati dal dialetto fiorentino della fine del 1200. Gemma, dopo aver atteso inutilmente in vita che il sommo poeta le dedicasse almeno un sonetto, si trova adesso in una sorta di aldilà e rivela “che l’è una cosa tutta diversa da come l’aveva descritto mio marito, cosicché la prima volta che l’ho incontrato mi sono tolta la bella soddisfazione di gridargli: «Ah Dante, Ah grullo, ma che tu ti eri immaginato nella tua mente, ché non l’hai imbroccato in niente codesto posto!» e lui si è talmente offeso, che mi ha evitato per trecento anni”.
Ma la forza del libro non risiede solo nell’eccellente capacità dell’autrice di farne un delizioso divertissement di riscossa femminile: i ritratti a tutto tondo della segretaria di James Bond, di Santippe, della moglie del principe di Salina, alias il Gattopardo, persino di una delle protagoniste più note delle fiabe, la bella addormentata nel bosco, sollecitano e muovono anche le corde della riflessione sulle attese, sulla secolare emarginazione, sulle  ingiustizie da sempre subite dalle donne.
Per fortuna, le “donne in penombra” sono capaci di ribellione e cambiamento creativo: ecco Penelope che, dapprima chiusa nella sofferenza dell’attesa di Ulisse, poi delusa dal suo rientro, matura  la sua singolare  reazione/vendetta dopo l’ennesima, e definitiva, partenza dell’ingombrante marito; ecco l’imprevista reazione di Livia, condannata al ruolo di eterna fidanzata del commissario Montalbano; ecco infine, nell’ultimo racconto, l’invito accorato a tutte le belle addormentate del mondo “a tenere gli occhi bene aperti e non lasciarsi condizionare da tutti i falsi miti dell’amore eterno e del matrimonio perfetto, come unica condizione di benessere e di felicità”: perché nessuna donna sacrifichi all’altare di un qualsiasi principe azzurro la sua dignità, la sua intelligenza, la sua vita.
Maria D’Asaro

 

Sinossi e cenni biografici
È l'altra metà del cielo a parlare negli originali racconti di Mariceta Gandolfo, che ha voluto dar voce alle compagne degli “eroi” che popolano il panorama storico-letterario di tutti i tempi. Dalla bella Penelope, alla paziente compagna del commissario siciliano più conosciuto al mondo, la nostra autrice ha puntato i riflettori su di loro, sulle grandi donne che stanno sempre dietro ogni grande uomo, anche se spesso soltanto dietro le quinte, pazienti, ma non troppo, nell'assecondare gli illuminati personaggi che hanno accompagnato nel corso della loro esistenza. Con un linguaggio che si cala di volta in volta nel contesto storico e sociale delle scene rappresentate, Mariceta Gandolfo regala ai lettori briosi racconti in cui i due universi, il femminile e il maschile, s'incontrano e si scontrano, lasciandoci assistere a delle divertenti diatribe di fronte alle quali il lettore, ergendosi a giudice, non saprà dove far pendere l'ago della bilancia. Un'opera sapientemente costruita, senza dubbio preziosa e ricca di spunti di riflessione.
Mariceta Gandolfo è nata e vive a Palermo presso la cui Università si è laureata in Filosofia e in Lettere Classiche. Ha insegnato per molti anni presso l’Istituto alberghiero e il Liceo Classico “Francesco Scaduto” di Bagheria. Ha scritto e diretto vari testi teatrali e collaborato alla rivista Mezzo Cielo. Attualmente collabora alla rivista di psicologia Link e insegna presso l’Università “Leonardo Da Vinci” di Palermo. Ha già pubblicato per la casa editrice La Zisa il romanzo “Sotto il cielo di Palermo. Storie di famiglie” che ha ricevuto nel 2018 la menzione d’onore della giuria del premio letterario di cultura “Isola - di Pino Fortini” ed è stato inserito nelle manifestazioni culturali di Palermo capitale della cultura 2018.