Sabato 25 e Domenica 26 agosto è stato inaugurato il Piccolo Parco Urbano, un grande spazio verde sito in via Serradifalco 25. Il parco, di proprietà della fondazione ‘L’intelligenza italiana al servizio dell’umanità’, sarà gestito dai ragazzi del Bitta. Di seguito riportiamo l’intervista a Giulio Castronovo, uno dei gestori del locale di Piazza Larderia e tra i promotori di questa felice iniziativa.
- Com’è nata l’idea di prendere in gestione questo spazio verde?
- In realtà l’idea non è nata direttamente da noi. La fondazione proprietaria del parco, da tempo prova a intraprendere un percorso destinato alla cittadinanza, cercando di offrire percorsi alternativi al cemento dilagante che occupa gran parte del territorio bagherese. Un nuovo polmone verde, in buona sostanza, che possa far ossigenare la collettività, che possa essere spazio di aggregazione, condivisione, meditazione.
- Cosa pensate di organizzare in questo spazio?
- Il nostro primo obiettivo è quello di fare conoscere la bellezza e le potenzialità di questo spazio verde di 40.000mq. Inoltre vorremmo che il parco urbano diventasse un punto di ritrovo in grado di ospitare eventi attrattivi per tutta la cittadinanza. Stiamo lavorando per aprire ogni giorno e tutto il giorno alla comunità questo Piccolo Parco Urbano, in cui si potrà fare jogging, passeggiare, rilassarsi, portare il cane a sgambare, giocare con i propri figli.
- Cosa significa poter gestire il Piccolo Parco Urbano?
- Sicuramente è un onore, ma anche una grande sfida. Gestire uno spazio cosi grande e metterlo al servizio della comunità significa renderlo sostenibile e mantenerlo decoroso, cosa che è sempre stata complicata a Bagheria e dintorni. Per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutta la cittadinanza. Siamo aperti ad eventuali collaborazione provenienti sia da associazioni sia da privati cittadini; ci rendiamo conto che per valorizzare al meglio il Piccolo Parco Urbano abbiamo bisogno delle idee e dell’energia di tutti.
- Uno spazio così grande come sarà suddiviso?
- Il Parco è suddiviso in diverse aree: c’è una pineta, un uliveto, un agrumeto, un’area destinata ai concerti, un piccolo teatro, un orto. Al momento è stata aperta al pubblico solo la pineta, ma contiamo di aprire lo spazio per interno nel marzo prossimo.
Intervista di Stefania MOrreale