A processo per peculato ex direttore ufficio postale di Bagheria, avrebbe intascato 400 mila euro di buoni postali

A processo per peculato ex direttore ufficio postale di Bagheria, avrebbe intascato 400 mila euro di buoni postali

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Comincerà il 10 maggio davanti al tribunale di Termini Imerese il processo a Antonio Ingrassia, ex dipendente delle Poste e consigliere comunale a Misilmeri, e Giuseppe Faso, direttore dell’ufficio postale Bagheria 1. Il gup di Termini Imerese li ha rinviati a giudizio.


L’accusa è di peculato per aver intascato 400 mila di buoni fruttiferi postali. I buoni postali, secondo gli inquirenti, sarebbero stati falsificati e non avevano la filigrana, il timbro e altre caratteristiche che ne attestano l’autenticità. Una decina di persone si sono costituite parte civile con l’assistenza dell’avvocato Angelo Corso. Una indagine simile ha portato a un arresto nell'Ennese.

Un mese fa i carabinieri della stazione carabinieri di Valguarnera e della sezione di polizia giudiziaria della procura di Enna, avevano arrestato, ai domiciliari, Salvatore Sammarco, 47 anni, direttore dell'ufficio postale di Valguarnera Caropepe, accusato di peculato, truffa aggravata, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. Le prime investigazioni hanno messo in luce che dal 2008 al 31 dicembre 2013, l'ex direttore Sammarco, anche in periodi successivi alle sue dimissioni, aveva architettato una maxi truffa ai danni dei risparmiatori, per lo più persone anziane, che affidavano i loro soldi all'azienda per investirli.
In particolare, l'ex manager, approfittando della fiducia consegnava ai clienti dei moduli di sottoscrizione di fondi apparentemente autentici che credevano, così di stare facendo un regolare investimento. Dopo avere incassato le somme, creando falsi libretti di risparmio stornava le cifre su suoi conti correnti accesi presso alcuni istituti bancari e prelevava il denaro in contanti facendone sparire le tracce.

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