28-08-08 P. Montana: sui funerali di Domenico Riso

28-08-08 P. Montana: sui funerali di Domenico Riso

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“Tutta Isola ha salutato il suo Domenico”,” << Isola>> abbraccia il suo Mimmo”; “Mille a Isola per i funerali dello steward”, questi i titoli che i quotidiani locali La Sicilia, il Giornale di Sicilia e l’inserto Palermo di Repubblica nella giornata odierna (ieri, n.d.r.) pubblicano sui funerali di Domenico Riso, lo steward vittima dell’incidente aereo di Madrid.

Scorrendo gli articoli a riguardo ne scaturisce un senso di profonda tristezza. Mimmo, questo angelo che per professione solcava i cieli, se ne va per sempre e per chi, come me, è credente, rimane solo la speranza che possa ritornare alla sua dimora celeste.
Ma questa speranza è vana ed astratta se si fonda su una rito formale e non su un vero e proprio atto di fede che implica carità ed amore per il prossimo.

Ora questo prossimo nei funerali di Domenico Riso, da quanto leggiamo negli articoli odierni a lui dedicati, è stato completamente rimosso.
Questo prossimo infatti era costituito dalle persone care che sono morte tragicamente accanto a lui, il compagno Pierrik Charilas e il figlio di lui Ethan, un bambino di tre anni. Tutti e tre non sono scampati al rogo che ha carbonizzato i loro corpi come quelli di altre 151 vittime del disastro.
A queste persone care a Domenico era doveroso da cristiani rivolgere in particolare rispettosa attenzione e preghiere da parte dei ministri di culto che hanno celebrato il funerale.

La triste e drammatica realtà è che di esse, come se non esistessero, come se non contassero nulla per Domenico, nulla è stato detto, come risulta dal resoconto degli articoli che oggi abbiamo letto. Ci si domanda se ciò sia avvenuto per rispetto al dolore del padre anziano e delle sorelle di Mimmo, che in particolare avevano chiesto una certa riservatezza per la vita privata del fratello, o per qualche altro motivo.

Come avrebbero potuto infatti dei preti cattolici celebrare un funerale per una famiglia omosessuale?
Eppure le vie del Signore sono infinte e nonostante questo funerale di facciata, di circostanza che non ha voluto mettere a disagio nessuno, il sindaco, i parenti più stretti, tutti gli abitanti di Isola delle Femmine, l’intera società italiana fondata sul tabù della famiglia gay, sono sicuro che Dio nella sua infinita misericordia ha accolto con amore nel suo seno anche questa famiglia distrutta, andata letteralmente in fumo in un disastro aereo, formata da Domenico Riso, dal suo compagno Pierrik Charilas e dal piccolo Ethan.


Piero Montana - consulente del sindaco per le Pari Opportunità