Il commissario per il recupero dei crediti Coinres intima la sospensione dei mandati di pagamento

Il commissario per il recupero dei crediti Coinres intima la sospensione dei mandati di pagamento

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La notizia circolata in mattinata e ripresa da Maurizio Lo Galbo durante la seduta del consiglio comunale di questo pomeriggio  è stata confermata dal sindaco Patrizio Cinque.

Nicola Russo, il commissario regionale inviato dall'assessore Vania Contrafatto, ha inviato un atto di diffida al segretario generale del comune di Bagheria Eugenio Alessi, in cui si intima la sospensione dei mandati di pagamento emessi dal comune di Bagheria e di procedere alla liquidazione solo di quelli urgenti e indifferibili.

Questa richiesta nasce secondo il commissario Russo, dalla necessità di dovere procedere per conto del Coinres al recupero della somma di 3.000.000 di euro vantati dal Consorzio nei confronti del nostro comune e maturati dallo 01.01.2013 al 31.03.2015. In poche parole, il commisario Russo chiede che i crediti vantati dal Coinres abbiano una corsia privilegiata.

Questi debiti si vanno ad aggiungere ai 37.000.000 di euro che i commissari liquidatori del Coinres hanno richiesto alla O.S.L.(Organo Straordinario di Liquidazione); debiti maturati sino al 31.12.2012.

Va ricordato però che il comune contesta l'ammontare del debito conteggiato dal Coinres, perchè negli anni non sono mai stati resi una serie di servizi previsti per contratto che il Coinres avrebbe dovuto prestare ( spazzamento strade, lavaggio cassonetti ecc..). Secondo il nstro comune il debito non andrebbe al di là di 20.000.000 di euro.

A tutto questo si aggiunge l'affermazione fatta pubblicamente, rispondendo ad una precisa domanda, dall'assessore regionale all'Energia, Vania Contrafatto, e cioè che le carte relative alla delibera di recesso dal Coinres votata dal consiglio comunale di Bagheria il 02.04.2015, all'affidamento del servizio a trattativa privata alla Tech Servizi e alla successiva e conseguenza diffida della Regione, sono state trasmesse alla Procura della Repubblica di Palermo.