Scarcerati Clemente, Dina e Mineo: l'accusa contestata non prevedeva l'arresto

Scarcerati Clemente, Dina e Mineo: l'accusa contestata non prevedeva l'arresto

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Voto di scambio, reato che per le elezioni regionali prevede sino ad un massimo di tre anni di pena e pertanto non prevede la possibilità della carcerazione preventiva: clamorosa svolta nell'inchiesta per corruzione elettorale che ha terremotato il panorama politico siciliano, portando ai domiciliari i deputati regionali Nino Dina e Roberto Clemente e l'ex parlamentare Franco Mineo.

Tutti e tre sono stati oggi rimessi in libertà dal Giudice per le indagini preliminari Ettorina Contino perché sono cessate le esigenze cautelari e, soprattutto, perché, sostengono i legali, agli indagati andava contestato un reato diverso.