L'Amap ancora restia a subentrare ad APS : ci sono condizioni inaccettabili

L'Amap ancora restia a subentrare ad APS : ci sono condizioni inaccettabili

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Sono riuniti da stamattina alle 9.30 i sindaci dell’Ato idrico 1, rappresentanti dell’AMAP e i dipendenti della fallita APS (Acque potabili siciliane) dapprima a palazzo Comitini sede della Provincia ed ora a palazzo delle Aquile.

A renderlo noto il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque e l’assessore a Bilancio e Finanze, Maria Laura Maggiore che seguono gli sviluppi da stamani a Palermo.

La questione sul tavolo di discussione sempre la stessa: l’emergenza della gestione idrica nei 42 comuni dell’Ato idrico 1 all’indomani del fallimento di APS.

Dalla riunione di stamani AMAP avrebbe comunicato che non può subentrare ad APS alle stesse condizioni del contratto di affitto del ramo d'azienda che prevede tra le altre cose un fitto di 18 mila euro al mese per una delle sedi amministrative e delle esternalizzazioni.

Ma non basta: il contratto prevede che i dipendenti amministrativi non possono fare gli operativi neanche leggere semplicemente i contatori. La questione che riguarda il personale sarebbe l’esito di un accordo sindacale.

AMAP accettando il subentro al servizio dovrebbe farlo agli stessi patti e condizioni che la municipalizzata sembra non potersi accollare perché non in linea con la buona gestione del servizio.

Dunque AMAP pur dichiarando di voler gestire il servizio ritiene che tali condizioni non sono accettabili.

Si attendono nuovi sviluppi, ai tavoli di oggi la Regione non era presente.

Fonte Ufficio Stampa del comune di Bagheria

il neretto è della Redazione