Con il Decreto “Scaccia-Crisi”, che sarà presentato dal Ministro Zaia al prossimo Consiglio dei Ministri, verranno portati in Parlamento i problemi sollevati dagli operatori del settore della pesca nelle ultime settimane.
Dal caro petrolio alle strumentali restrizioni sull’attività di pesca, si proverà a trovare un accordo serio e duraturo sulla questione.
Intanto, a Verona, sono stati disegnati i punti essenziali della futura azione del Governo a favore del settore pesca: fermo tecnico d’emergenza, subito retribuito ad armatori e pescatori, per un totale di trenta giorni più altri quindici da effettuare successivamente. Il fermo temporaneo sarà alternativo e non integrativo della misura di arresto definitivo per far fronte alle limitate risorse economiche; l’arresto definitivo sarà defiscalizzato, saranno sospesi gli studi di settore legati alle imprese di pesca ed inoltre sarà proposta l’attivazione delle misure socio economiche legate al FEP con la possibilità di estendere i benefici della cassa integrazione ai lavoratori del mare che fino ad oggi non erano stati interessati dalla misura.
I prossimi incontri del Ministro con i colleghi europei ed il consiglio dei Ministri Europei del prossimo 23 giugno, saranno decisivi per la questione del caro gasolio.
ANAPI Pesca e Unicoop Pesca hanno segnalato inoltre al Ministro Zaia le necessità:
- di includere le Imprese che esercitano la pesca con il Palangaro tra quelle che beneficeranno del fermo tecnico d’emergenza, con la possibilità di aderirvi anche in modo facoltativo
- di estendere l’esenzione dalle accise sui carburanti (benzina e gasolio) anche alle imbarcazioni remo veliche ed a quelle che esercitano la Pesca nelle Acque Interne.
UNICOP PESCA e ANAPI Pesca, condividono totalmente i contenuti del decreto. Il Ministro è intenzionato, inoltre, all’accordo comune per stabilire un “Prezzo Politico del Gasolio” tale da poter permettere la sopravvivenza delle imprese.