Indennità: l'opinione dell'ex consigliere Antonio Miosi

Indennità: l'opinione dell'ex consigliere Antonio Miosi

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Caro direttore,

Le scrivo questa mia per esprime il mio modesto parere circa le polemiche divampate in merito alle indennità percepite a vario titoli dai nostri amministratoti locali (Sindaco, Assessori e Consiglieri).

Durante l’ultima campagna elettorale, svoltasi nel maggio del 2011, ho cercato di propormi all’attenzione dell’elettorato bagherese, in qualità di candidato nel lista “un Progetto per Bagheria” sottoscrivendo una forma di patto con la cittadinanza nel quale mi impegnavo tra le altre cose a devolvere, l’intera indennità percepita, in beneficenza a favore di enti o istituzioni bagherese che operavano nel sociale.

Ho raccolto appena una trentina di voti ed ho archiviato la mia esperienza nella politica attiva. Evidentemente non sono stato credibile per le cose che intendevo portare avanti nell’ambito della cosa pubblica e comunque l’impegno di non percepire alcuna indennità non è stato apprezzato dagli elettori anzi non è stato preso in considerazione si è preferiti legittimamente candidati che nulla hanno espresso su dette indennità.

Alla luce di quanto sopra trovo legittimo, anzi debbo dire mi sembra politicamente corretto oltre che deontologicamente e legalmente corretto che se indennità è prevista, questa debba essere percepita senza vergogna alcuna e senza sentirsi persona “che si appropria di cose non sue” (leggi ladro).

Ogni polemica mi sembra sterile, volta a fare demagogia, ad aizzare qualcuno contro qualcuno.

Alla prossima campagna elettorale chiunque saprà rinunciare alla indennità prevista dalla carica, potrà raccogliere consensi di quanto oggi si sentono di pretendere che altri rinuncino a cose guadagnate legittimamente.

In tempi di carestie e di vacche magre si pensa sempre che debbano essere gli altri a fare sacrifici.

ANTONIO MIOSI
Ex Consigliere Comunale