Venerdì scorso, 12 settembre 2008, si è tenuta, una presso l'ufficio del sindaco di Bagheria, B. Sciortino, una riunione tecnica con i vertici del Coinres. Insieme al Sindaco ed al D.G. del consorzio, Riccardo Incagnone, erano presenti all'incontro i responsabili dei servizi esterni e di coordinamento: Antonino Adamo, Gioacchino e Antonino Di Bella, Onofrio Galioto e Adriano Mancini.
Riceviamo dall'Ufficio Stampa del Comune di Bagheria, l'intervista realizzata dalla dott.ssa Marina Mancini a Riccardo Incagnone, direttore Generale del Coinres (in foto) il quale ha dichiarato: "Non vi è dubbio che ci sia voluto del tempo per ritornare alla normalità, perché Bagheria ha una produzione quotidiana di rifiuti che oscilla tra 70 e 80 tonnellate; le attrezzature che abbiamo a disposizione ci penalizzano fortemente per cui quello che non riusciamo a fare con i mezzi lo facciamo con le braccia degli uomini. Dico con le braccia ma dovrei dire con la "bocca" e quindi con lo "stomaco", perché lavorare sotto il sole a 40 gradi all'ombra, ad eliminare cumuli di spazzatura depositati da 3 giorni, dove gli effetti della putrescenza hanno già dato i velenosi frutti è uno spettacolo veramente desolante".
D. Altre Regioni non incontrano le difficoltà che si sono verificate da noi, perché?
R. A chi mi poneva la domanda come mai in Lombardia c'è la metà degli operatori rispetto ai nostri, ed il servizio reso risulta essere superiore rispondo che in Lombardia, per esempio, l'autista del compattatore utilizza un mezzo con aria condizionata, arriva alla postazione dei cassonetti, li affianca e, senza operatori, mediante un braccio meccanico svuota il contenitore, lo ripone e va via.
In sostanza quel che in Lombardia fa un solo uomo con un mezzo ad avanzata tecnologia qui sono costretti a farlo 10 uomini con mezzi spesso obsoleti.
D. Ma quale è la soluzione al problema oltre l'aspetto tecnologico dei mezzi?
R. Quello che si deve riuscire a realizzare è un sistema integrato di gestione del ciclo dei rifiuti, così come prevede la legge.
Sistema integrato vuol dire che noi dobbiamo potere dare una sorte definitiva al risultato del nostro lavoro; dobbiamo avere una discarica, degli impianti di raccolta della differenziata che funzionino, in cui potere lasciare le bottiglie di plastica, che non devono costituire una seconda ma devono entrare in una filiera per la quale il prodotto viene trasformato, magari per diventare filato e poi un pile da indossare sulla neve.
D. Occorre puntare sulla differenziata quindi?
R. Si e non solo. Non solo differenziare ma riutilizzare è fondamentale. Coinvolgere i cittadini le scuole, per esempio in un sistema integrato di gestione del ciclo dei rifiuti le lattine riciclate possono diventare da regalare ai ragazzini che si sono dimostrati meritevoli nella raccolta differenziata, e penso ancora al riutilizzo dei pneumatici, dell'organico, ecc, ecc. Non è differenziare che fa risparmiare e riutilizzare che fa risparmiare. Con la trasformazione ed il riutilizza abbiamo creato "industria" e lavoro.
D. Chi deve essere il principale interlocutore o protagonista nella realizzazione di questo sistema?
R. Senza ombra di dubbio la Regione. I politici devono capire che occorre iniziare a pensare ad un sistema complesso che coinvolga diversi attori a partire dalla Regione Sicilia.
Occorre maggior controllo per verificare le discariche abusive, verificare quante sono le discariche autorizzate ed in funzione, quanto gli impianti di filiera, quanti gli impianti di compostaggio.
Occorre quindi che il "Pubblico" quindi la politica sia di accompagnamento in questo processo di crescita che determini il ciclo complessivo.
Dobbiamo raccogliere la sfida della legge; individuare una guida che crea il processo e creare un sistema che agisca sull'economia e che soprattutto sia contestualizzato nel contesto economico, sociale, culturale della regione.
D. Cosa occorre per attuare questo sistema industriale?
Investimenti, innovazione, tecnologia, sinergia tra i diversi enti. Lo stat up di questo passaggio è l'accompagnamento comune ed una delocalizzazione degli impianti che rappresentino la filiera completa, dal luogo di conferimento al riutilizzo come prodotto finito, mutuando un sistema di gestione di tipo industriale, allo stesso modo di come la materia prima viene trasformata e messa sul mercato.
Intanto il sindaco di Bagheria ha chiesto al consorzio di essere presenti, con un occhio di riguardo ad Aspra dove è in corso la festa patronale.