Apprendiamo con soddisfazione, che l’Amministrazione comunale attraverso la firma del protocollo di intesa con il procuratore facente funzioni Leonardo Agueci, è pronta ad avviare nei giorni a venire, le demolizioni degli edifici abusivi che insistono sul territorio Bagherese.
Legambiente che è contro la distruzione del nostro territorio ed il consumo di suolo, promuovendo a tutti i livelli attività e battaglie contro il “no alle ruspe” e stimolando nuove azioni per il ripristino della legalità, ha da sempre contrastato l’abusivismo edilizio, autentica piaga che prospera indisturbata da decenni sull’ intero territorio nazionale, non conoscendo crisi e nutrendosi di alibi e giustificazioni, oggi maggiormente indifendibili.
Al fine di perseguire una fattiva collaborazione tra la nostra associazione e l’amministrazione comunale, in data odierna è stata protocollata al Comune di Bagheria una richiesta affinché l’ente provveda a rendere pubblico l’elenco degli immobili individuati per l’abbattimento, con l’indicazione del grado di priorità, ubicazione, eventuale documentazione fotografica, anno di costruzione, motivi ed entità dell’abuso, omettendo i dati dei proprietari nel rispetto della normativa sulla privacy.
Nel corpo della richiesta viene sottolineato come tale necessaria pubblicazione, oltre ad avere lo scopo di mettere in luce con assoluta esattezza e trasparenza la realtà delle strutture edilizie abusive presenti nel territorio, la riteniamo di estrema importanza al fine di informare il cittadino sui motivi dell’abbattimento, evidenziando e sottolineando i benefici che questa pratica può portare alla collettività, anche attraverso un eventuale campagna di sensibilizzazione che ci impegniamo fin da adesso a portare avanti a fianco dell’amministrazione comunale.
La nostra associazione qualora si avviino le opportune sinergie, è altresì disponibile, tramite i validi professionisti di cui dispone a vario titolo, ad offrire proposte e metodologie atte al tutoraggio delle future pianificazioni per il recupero delle aree oggetto di demolizione e a favorire un dibattito aperto ai contributi di tutti i cittadini, che si possa basare su informazioni certe.