"E´ evidente che attraverso un lavoro di sinergia e di collaborazione tra le istituzioni e le forze dell´ordine la mafia può essere combattutta e sconfitta". Con questa dichiarazione congiunta il sindaco Biagio Sciortino e Il presidente del consiglio Daniele Vella esprimono la loro soddisfazione per il lavoro della magistratura e delle forze dell´ordine che è culminato nell´operazione "Perseo", che ha portato all´arresto di 89 capi e gregari di Cosa Nostra, compreso i bagheresi Pino Scaduto, Giacinto Mineo e Onofrio Prestigiacomo.
Manifesto il mio grande compiacimento per la brillante operazione dell'Arma dei Carabinieri che ha portato all'arresto di 90 mafiosi. L'operazione PERSEO dimostra che bisogna sempre tenere alto il livello dell'attenzione, e che è ancora lunga la strada da percorrere per sconfiggere il cancro che è la mafia, ma è dovere di ogni cittadino, e di ogni politico assumere un ruolo attivo, operando scelte chiare e trasparenti nella propria attività.
Alle forze dell'ordine e alla magistratura va il plauso dell'U.D.C. di Bagheria, che ho l'onore di rappresentare, per la brillante operazione "Perseo", condotta contro l' associazione mafiosa. Questo il commento di Beppe Notaro, segretario dell'U.D.C. di Bagheria.
"L'incisività del sistema investigativo adottato- ha aggiunto Notraro- e la capacità di penetrare nei meccnismi e nelle strategie di Cosa Nostra, impegnata nel tentativo di ricostruire il proprio organico dopo gli arresti degli ultimi anni, merita l'apprezzamentodei cittadini e di tutte le forze politiche che li rappresenntano in una battaglia che deve essere condotta quotidianamente e senz atregua contro l'abuso e la violewnza mafiosa".
ll PD bagherese esprime profonda soddisfazione per il grande lavoro investigativo portato avanti dalla magistratura e dalle forze dell'ordine che ha portato ad infleggere un duro colpo alla criminalità organizzata con l'operazione "Perseo".
Questio importante risultato sottolinea ancora una volta che non bisogna mai abbassare al guardia e che l'azione di contrasto contro la mafia deve essee sempre perseguita giorno dopo giorno da parte di tutti.
Breve la latitanza di due personaggi di spicco dell'operazione "Perseo"che erano sfuggiti in un primo momento alla cattura: sono stati infatti arrestati Sandro Capizzi, 27 anni, figlio del sessantaquattrenne Benedetto Capizzi, il boss di Villagrazia che nella tela che il bagherese Pino Scaduto andava tessendo avrebbe dovuto essere il nuovo presidente di una ricostituita Commissione Provinciale di cosa nostra.
Con lui è stato arrestato il suo braccio destro Salvatore Freschi di 37 anni.
In una dichiarazione Pippo Cipriani, presidente dell'Associazione antiracket e antiusura esprime un ringraziamento alle forze dell'ordine per l'operazione che ha stroncato sul nascere la ripresa dell'operatività della commissione provinciale di "cosa nostra".
"L'operazione dimostra -aggiunge Cipriani - che magistratura, carabinieri e forze dell'ordine fanno la loro parte, pertanto anche i cittadini e le forze politiche debbono agire per il contrasto alle attività malavitose della mafia".
"E l'inchiesta dimostra che sono sempre il pizzo e il traffico di droga le attività più lucrative per il malaffare mafioso anche nel nostro territorio"- conclude Cipriani.
Si è diffusa in serata la notizia del suicidio nel carcere di Pagliarelli del boss Gaetano Lo Presti,52 anni uno dei mafiosi finiti in manette nell'operazione "Perseo", capo della famiglia di Porta Nuova.
La notizia sembra confermata anche da ambienti carcerari.
Lo Prestisembrava facesse parte della frangia dei dissidenti, i quali non guardavano di buon occhio alla ricostituzione della cupola, cioè di un "cervello" unico capace di orientare strategicamente l'operato dei vari mandamenti provinciali.