Brevi

Per giovedì 27 febbraio alle ore 9.30, il presidente Caterina Vigilia ha convocato il Consiglio Comunale di Bagheria nell’aula consiliare “Antonio Gargano”del Palazzo di Città, in seduta straordinaria e in adunanza pubblica.

All'o.d.g. un solo punto: 
1. Ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ex art. 243/bis del TUEL n.267/2000 (art. 1, comma 573, Legge n.147/13), previa nomina scrutatori.

Ancora sangue nelle strade di Palermo. Un ragazzo di 27 anni, residente a Misilmeri, è morto in un incidente stradale la scorsa notte in viale Regione Siciliana, all'altezza di via Perpignano.

Con Roberto Milito, questo il nome della vittima, di Misilmeri, in macchina c'era anche un suo amico, A.S, ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico.

Il tragico schianto è avvenuto intorno alle 5. Per cause ancora da accertare il conducente dell’auto su cui viaggiavano sulla corsia centrale di Viale Regione siciliana in direzione Catania, ha perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare all'altezza di via Perpignano.

I due, secondo quanto raccontato dagli amici, stavano tornando a casa dopo una serata in discoteca.

 

gds.it

L’amministrazione comunale avendo rilevato che un discreto numero di cittadini, in particolare non residenti, ha chiesto informazioni a seguito dei fatti che hanno coinvolto il cimitero comunale, molti recandosi anche personalmente presso il camposanto, ha deciso di attivare un canale informativo ulteriore al servizio della cittadinanza affinché chiunque voglia chiedere informazioni possa chiamare il numero telefonico 340.0880074 – tale numero sarà attivo negli stessi orari di apertura del cimitero comunale vale a dire: nei giorni feriali dalle ore 7.00 alle ore 14.00 e nei giorni festivi dalle ore 7.00 alle ore 13.00.

Resta comunque attivo anche il numero telefonico dell’ufficio cimiteriale: 091.943362.

Siamo al servizio dei cittadini e di chiunque abbia parenti defunti presso il cimitero comunaledice il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo - in qualsiasi modo l’utente vorrà essere rassicurato e abbia necessità di informazioni saremo a disposizione con un apposito numero telefonico, non baderemo a costi, spese e forze da impiegare per garantire e mantenere il decoro del cimitero e vigileremo anche mediante i due uffici che da subito abbiamo attivato per controlli e programmazione. Raddoppieremo controlli e azioni volti a superare questa triste situazione”.

 

Per le probabili connessioni con la presenza di cosa nostra nel groviglio di interessi che gravita attorno al cimitero ed in relazione anche alle dichiarazioni del pentito Sergio Flamia, che ha già parlato di interessi della 'compagine' mafiosa nei servizi cimiteriali, l'indagine sul 'cimitero degli orrori' è stata trasferita dal Tribunale di Termini alla Direzione Distrettuale Antimafia.

Una delle aree sottoposte a sequestro nell'operazione condotta dai Carabinieri giovedì scorso al Cimitero di Bagheria, è quella oggetto di una proposta di convenzione tra il comune di Bagheria e la  Confraternita del SS. Sacramento.

Nella convenzione, non ancora firmata, ma approvata dalla giunta comunale lo scorso 27 marzo del 2013, si prevedeva che i loculi di proprietà della Confraternità sarebbero stati ristrutturati, ed il ricavato della vendita della concessione dei loculi, sarebbe stato ripartito tra la stessa Confraternita, il 95%,  e il comune di Bagheria, il 5%.

L'atto deliberativo delle Giunta era stato aspramente criticato dal Partito democratico che  aveva chiesto la revoca della convenzione e quindi della relativa delibera di Giunta comunale n° 44 del 27.03.2013.

Questo lascia supporre che sulla vicenda la Magistratura abbia appuntato la propria attenzione.

La vicenda del cimitero di Bagheria che ha proiettato il nostro comune all'attenzione della opinione pubblica nazionale, trova riscontro in una serie di comunicati e dichiarazioni dei quali cerchiamo di darvi conto.

Dopo il comnicato di ieri che abbiamo già pubblicato ora rriva una seconda precisazione dell'amministrazione diffusa attraverso l'Ufficio stampa del comune di Bagheria che riportiamo:

Cimitero comunale: una task force per analizzare responsabilità e gestire correttamente il camposanto

Il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, a seguito dei fatti avvenuti al cimitero comunale, informa i cittadini che oltre alla immediata rotazione del personale e ad una nuova equipe di dipendenti che costituiscono già da ieri il nuovo ufficio cimiteriale disposta prima già prima dei fatti, ha attivato un altro ufficio interno al settore Lavori Pubblici, a piazza Indipendenza, volto a gestire tutte le procedure di controllo e di corretto svolgimento delle attività cimiteriali odierne e future e ad indagare quanto è successo precedentemente e a programmare ogni attività ed intervento che possa riguardare il cimitero comunale.

L’eventuale responsabilità del personale coinvolto verrà valutata una volta accertate le possibili negligenze e quando sarà fatta chiarezza dalle attività investigative delle Forze dell’Ordine alle quali ancora una volta si manifesta la disponibilità completa dell’ente ad ogni forma di collaborazione.

A questa si affianca una dichiarazione dl presidente del consiglio comunale Caterina Vigilia:

“E’ indecoroso e incivile quanto è stato scoperto dai Carabinieri presso il cimitero di Bagheria, sono note tutte le difficoltà economiche dell’Ente ma nulla può giustificare quanto è accaduto” dichiara la presidente Vigilia – “voglio proporre al Consiglio comunale di prevedere l’istituzione di una commissione di inchiesta interna prevista anche da Statuto, affinché si faccia chiarezza su questo fatto increscioso per la città, per il rispetto che merita il camposanto come luogo di culto e per le famiglie che vanno a trovare i proprio cari estinti”.

Confido nelle Forze dell’Ordine conclude Vigilia ed esprimo fiducia nel lavoro di indagine della magistratura affinché si faccia chiarezza.” .

 

 


 

 

Continuano a emergere particolari raccapriccianti su quanto ritrovato dai Carabinieri della sezione scientifica al cimitero di Bagheria: non solo frammenti di ossa, costole, e brandelli di cadavere, ma il busto del cadavere un uomo ancora con giacca e cravatta in discrete condizioni di conservazione.

Il dubbio che debbono sciogliere adesso gli inquirenti è se le procedure per l'estumulazione delle salme seguissero il corretto iter della  legge e della umana pietas  o si procedesse alla carlona, in guisa tale da giustificare le ipotesi  di reato per cui stava procedendo la Procura di Termini Imerese, che vanno dalla profanazione, violazione, vilipendio e danneggiamento di cadavere al furto di oggetti eventualmente contenuti nelle bare.

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