Baarìa il 2 Settembre sarà il film d'apertura al Festival di Venezia

Baarìa il 2 Settembre sarà il film d'apertura al Festival di Venezia

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"BAARìA " (guarda il trailer in fondo alla pagina) è un suono antico, una formula magica, una chiave. La sola in grado di aprire lo scrigno arrugginito in cui si nasconde il senso del mio film più personale. Una storia divertente e malinconica, di grandi amori e travolgenti utopie. Una leggenda affollata di eroi...

Ma BAARìA è anche il nome di un paese siciliano dove la vita degli uomini si dipana lungo il corso principale. Poche centinaia di metri, tutto sommato. Ma percorrendole avanti e indietro per anni, puoi imparare ciò che il mondo intero non saprà mai insegnarti".

GIUSEPPE TORNATORE

Il 2 Settembre, l’attesissimo Baarìa sarà il film di apertura del Festival di Venezia: una vetrina straordinaria, per Baarìa, ma anche una responsabilità straordinaria, quella di Peppuccio. Gli occhi del mondo puntati su di lui.

La coproduzione kolossal italo-francese, sicuramente quella più costosa per il cinema italiano si disvelerà a Venezia, ma nelle sale arriverà il 25 Settembre. Un centinaio di attori, quasi tutti i nomi importanti del cinema italiano: a partire dai protagonisti Francesco Scianna e Margaret Madè, e poi da Michele Placido a Monica Bellucci, da Gabriele Lavia a Raoul Bova da Fiorello a Frassica, insomma un grande palcoscenico del e per il cinema italiano.

Musiche di Morricone, una scenografia che non ha precedenti: la ricostruzione nei minimi particolari del nostro “stratunieddu”, il corso Umberto, da Palagonìa alla Madrice, oltre ad altri angoli e scorci della Bagheria dei ricordi. degli anni quaranta-cinquanta, in un set di decine di ettari a Ben Arous in Tunisia.

La Medusa e la Quinta hanno scelto la strada più difficile, perché credono nel film di Tornatore.
Niente uscita in sordina, senza première come si pensava in un primo momento, ma film di apertura alla Mostra di Venezia, che ha la storia più lunga e il pedigree più prestigioso.
Per qualche giorno il nome della nostra città sarà sulla bocca e nella mente di decine e decine di milioni di persone, che vorranno capire cosa vuol dire questa espressione, e che città è adesso Baarìa: qualcuno verrà a trovarci, anzi, speriamo che siano tantissimi..
Per questo un solo auspicio: accogliamoli bene, e mostriamo il nostro volto migliore.

In queste settimane è ancora in corso il doppiaggio, sono a decine i giovani e i meno giovani che da Bagheria , ma non solo, sono andati a Roma per doppiare il film in dialetto.
Fra qualche settimana la colonna sonora di Morricone, e poi una fatica lunga due anni sarà consegnata al pubblico.



A quel punto come ama dire Peppuccio il film non sarà più mio:
"Sarà degli spettatori, sarà della gente, sarà degli appassionati di cinema”.
Ma per stavolta, e Peppuccio ce lo consentirà, sarà soprattutto di noi “baarioti”.

Baarìa