Registro unico delle autoesclusioni dai siti di gioco d’azzardo: la richiesta italiana

Registro unico delle autoesclusioni dai siti di gioco d’azzardo: la richiesta italiana

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Nei nuovi sforzi indirizzati al contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, un nuovo strumento si sta profilando sul mercato su richiesta italiana: la possibilità di estendere il Registro Unico delle Esclusioni (R.U.E.) a tutte le forme di gioco e non solamente all’online, come invece accade oggi.

A costruire questo percorso è il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che ha realizzato uno studio sulle modalità più efficaci per realizzare questo registro nel modo più efficace, introducendo altresì il concetto di eteroesclusione, ovvero la richiesta di esclusione dal gioco di una persona da parte di soggetti terzi, come un medico o un familiare.

Come funziona il Registro Unico delle Esclusioni
Partiamo però dal presente, per comprendere che cosa potrebbe accadere in futuro. Oggi chi pensa di sviluppare una dipendenza dal gioco d’azzardo e di avere difficoltà a tenere sotto controllo i propri impulsi, può sfruttare gli strumenti messi a disposizione sul casino Italiano StarYES e su tutti gli altri operatori di gioco legale per domandare la propria esclusione temporanea o a tempo indeterminato dalle piattaforme di gioco.
L’iscrizione volontaria al Registro degli Esclusi non è una scelta irrevocabile, ma rende nell’immediato impossibile giocare a tutti i siti di gioco online ADM presenti sul nostro territorio. Si può sempre domandare una revoca del provvedimento, ma la possibilità di riappropriarsi del proprio account di gioco on è mai immediata, ma soggetta a tempi di “sblocco” che dovrebbero dare al giocatore la possibilità di scegliere in modo più consapevole che cosa fare.
Cosa accadrà ora: il futuro del Registro
Lo strumento è in vigore da diverso tempo ma, evidentemente, si pensa che non sia sufficiente per contrastare la dipendenza del gioco d’azzardo.
È per questo motivo che da più parti si sta spingendo verso l’introduzione di un nuovo Registro che riguardi non solamente il gioco online quanto anche tutto il gioco fisico, a partire dalle sale specializzate. Una richiesta che è ora supportato dallo studio universitario, che conferma l’efficacia di un simile servizio per scoraggiare il gioco patologico.
Ciò premesso, lo studio ha cercato di analizzare le modalità per realizzare un Registro Unico delle Esclusioni del settore dei giochi con vincita in denaro, al fine di apportare le modifiche in modo più funzionale e coerente con l’attuale quadro normativo.
Ebbene, l’analisi sostiene che la strategia più efficace dovrebbe basarsi su un sistema che sia per quanto possibile indipendente dalle tipologie di gioco, mediante un approccio che dia maggiore rilevanza al concetto di responsabilizzazione di tutti gli operatori della filiera di gioco, alla qualificazione dell’offerta e alla realizzazione di nuovi e più adeguati ambienti.
Per quanto concerne invece l’efficacia della misura dell’esclusione, il report sostiene come essa sia massima in presenza di un’esclusione del giocatore da tutte le tipologie di gioco, da ogni canale di vendita (fisico o online) indipendente rispetto alle caratteristiche dei punti vendita e valido su tutto il territorio nazionale.
Per quanto poi riguarda le tipologie di esclusione dal gioco, si può individuare l’autoesclusione nelle ipotesi in cui la modalità di attivazione del processo sia effettuato dal giocatore, o l’eteroesclusione nel caso in cui la richiesta ia invece effettuata un soggetto terzo, portatore di interesse.
L’analisi conclude infine invitando a valutare il registro dell’esclusione dal gioco in denaro come una vera e propria strategia organica, piuttosto che come un semplice strumento individuale.
Inserita nel contesto italiano la strategia dovrebbe includere la definizione di un quadro normativo e regolatorio che possa definire i principali aspetti funzionali della strategia, la realizzazione del già citato Registro Unico degli Esclusi (R.U.E.) in grado di comprendere sia il gioco regolamentato online che quello terrestre sia l’autoesclusione che l’eteroesclusione, e ancora l’individuazione del ruolo della comunicazione e dell’informazione al consumatore, al giocatore, ai familiari e ai portatori di altri interessi.