Turismo: cosa vedere a Bagheria e Aspra

Turismo: cosa vedere a Bagheria e Aspra

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Lo stivale italiano è da sempre meta prediletta di turisti e cittadini locali, che stanno scoprendo sempre più la bellezza del nostro territorio. Da qui la preferenza a scoprire il fascino nascosto tra le mura, lungo le coste ed alture italiane. Per non parlare delle località balneari, e di quelle montuose, fino ad arrivare alle due isole: qui, nella fattispecie in Sicilia, troviamo Bagheria. Un posto meraviglioso dalla grande tradizione storico culturale, tutta da visitare ed esplorare.

Andiamo dunque a capire cosa vedere a Bagheria e quali sono i punti e gli angoli più interessanti di tale meta sicula.

La modernità a portata di mano

Prima di parlare nello specifico dei punti di interesse della magnifica città, è giusto aprire una piccola parentesi sulla sua evoluzione. Edificata nel golfo tra Palermo e Termini Imerese, divenne un importante polo aristocratico, con moltissimi nobili che la sceglievano come meta di villeggiatura ideale. Ecco perché l’alta presenza di palazzi imponenti e dall’architettura meravigliosa. Tutt’ora è possibile vedere come la città sia rimasta ancorata al passato, facendone un vanto, nonostante la modernità che avanza. A disposizione dei cittadini e turisti ci sono una serie di servizi molto utili alla vita di tutti i giorni, come il wifi pubblico, così che chiunque possa condividere istantaneamente le proprie esperienze e il mare che bagna la località.

Allo stesso modo, l’evoluzione tecnologica della città, spinge i giovani e i turisti ad intrattenersi non solo con le bellezze locali, ma anche con tutto ciò che riguarda i propri hobby, come giocare con i siti di gioco online, vedere i live di casinò con PayPal, scommettere sugli eventi sportivi del momento oppure divertirsi con altre soluzioni. Un piccolo, ma significativo dettaglio, che mostra come Bagheria sappia coniugare tradizione e modernità.

La straordinaria Villa Palagonia

Villa Palagonia è uno dei pezzi da novanta sul piano storico culturale da visitare a Bagheria. Questa struttura risale al periodo settecentesco, più precisamente al 1715. Una dimora nobiliare, utilizzata in passato come residenza di famiglie facoltose dal sangue blu. Conosciuta anche come “villa dei mostri”, essa fu eretta sotto l’egida del principe di Palagonia Ferdinando Francesco I Gravina. Il soprannome attribuito a questa villa, gli fu conferito alcuni dopo la sua costruzione, ad opera dell’architetto Tommaso Maria Napoli, in virtù degli orpelli inquietanti per adornare le mura periferiche (forse volute per tenere lontano eventuali spiacevoli compagnie). In seguito poi alla dipartita della famiglia nobiliare citata (dove a Ferdinando Francesco I Gravina succedette il nipote), questa residenza passò al nucleo nobiliare dei Castronovo, attuali proprietari. La villa è collocata oggigiorno presso il corso Umberto di Bagheria, in via Palagonia (il cui nome deriva proprio dalla meraviglia architettonica in questione). Villa che è stata oggetto di attenzioni anche di volti celebri del mondo psicologico e filosofico, quali ad esempio Goethe e Kraepelin. Entrambi affascinati dalle statue e rilievi dei mostri adornanti le pareti della residenza nobiliare. Figure inquietanti ma di grande spunto riflessivo, funzionale tanto agli studi filosofici quanto a quelli psicologici e psichiatrici. Attualmente la villa è disponibile per visite aperte o guidate assolutamente da non perdere.

Le bellezze balneari dal Castello di Solanto ad Aspra

Ovviamente Bagheria non è solo meta culturale e storica di livello, ma offre molto anche sul piano balneare. La possibilità di svolgere gite in barca lungo la costa che tocca destinazioni quali Castello di Solanto e Aspra, è un’ulteriore opzione da considerare quando si giunge da queste parti. Capo Zafferano con il suo famoso faro, Mongerbino, la caletta di Sant’Elia, la secca della Formica e l’arco Azzurro tra le tappe preferite di quanti decidono di fare escursioni marittime presso questa zona geografica sicula. Punti marittimi che rappresentano autentiche perle del Mediterraneo, in grado di raccontare il passato di Bagheria e degli angoli limitrofi. Un’esperienza che è un mix tra storia e fascino naturale tutto da gustare a bordo di un’imbarcazione propria o di viaggi organizzati.

Museo Guttuso, Museo dell’Acciuga e Museo del giocattolo e delle cere

Altra proposta del territorio siculo in questione è quella dei musei: in particolare stiamo parlando di museo Guttuso e museo dell’Acciuga. Due elementi culturali di Bagheria che racchiudono al proprio interno storie differenti per tematiche e oggetti del passato. Il primo, come da nome, celebra la figura dell’artista Renato Guttuso, dalle amicizie di quest’ultimo alle sue opere. Un compendio di strumenti narrativi che descrivono la vita dell’artista, facendone intuire il grandissimo stile e la personalità spiccata che emerge rispetto alle altre opere di colleghi siciliani contemporanei. Di tutt’altro genere il museo dell’Acciuga, dove regna sovrano il mondo marittimo tipico di Bagheria. Infatti questo luogo ha ricevuto tanto dal punto di vista naturale, restituendo al contempo tanto. Ed è proprio quest’aspetto il fulcro principale della proposta museale menzionata: attrezzature per la pesca e la salagione, documenti antichi e oggetti legati al settore marino, fanno immergere (è proprio il caso dirlo) negli abissi della storia portuale e se vogliamo nautica anche di Bagheria. Infine troviamo sempre sul posto il museo del Giocattolo e delle Cere Pietro Piraino. Al suo interno vengono ospitate una serie immensa di giocattoli, appunto, e giochi di vario tipo per un totale di circa 1800 reperti. Ad essi se ne aggiungono altri 150 appartenenti però alla ceroplastica. Infatti sempre in loco, accanto ai pezzi sopracitati vi sono anche un laboratorio dedicato e un’area restauro.

La chiesa del SS. Sepolcro

Di fianco al settore museale, storico e balneare troviamo poi anche un lato più sacro e dunque religioso di Bagheria, quello simboleggiato dalla chiesa madre del SS. Sepolcro. Una struttura spirituale che non racchiude molto dello stile barocco tipico siciliano, ma che riesce comunque ad incarnare perfettamente la tradizione locale. Esternamente questa parrocchia può apparire quasi in stile neogotico, in virtù delle rifiniture risalenti ai primi anni del Novecento. Verso il 1930, poi, fu aggiunto alla facciata principale della chiesa l’orologio attualmente visibile su di essa. Internamente, invece, vi sono tre navate (inizialmente ne esisteva solo una successivamente ampliata) con affreschi di matrice biblica (dalla Passione di Cristo ad aneddoti familiari). L’unico elemento barocco è rintracciabile nell’altare centrale, che presenta sui rispettivi lati una statua in legno dell’Addolorata e un dipinto raffigurante il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano. Insomma la chiesa del SS. Sepolcro è di sicuro la sede spirituale primaria d Bagheria, da preferire nel momento in cui si decide di visitare la suddetta località siciliana.

La galleria d’arte contemporanea Drago

Chiudiamo questa rassegna dei luoghi da visitare a Bagheria (dopo i musei, le ville, il mare e le chiese) con la galleria d’arte contemporanea Drago. Essa non include unicamente opere artistiche, come da consuetudine per le gallerie di tutto il mondo, ma anche alcune di genere letterario. Dunque non solo dipinti, anche libri: un fattore che è davvero originale e quasi unico nel settore artistico di riferimento. Una galleria dallo stile moderno, cosi come le opere al suo interno. Famosa è la “colazione in galleria”, tipica del periodo invernale, fortemente voluta dalla coppia fondatrice: ossia Pietro Drago e Sabrina Lo Bue. Un evento sociale che ben si incastra tra gli altri maggiormente tradizionali quali presentazioni di libri, opere e cosi via.