I recenti numeri presentati dalle piattaforme di exchange riguardo agli utenti italiani sono davvero cospicui e indicano un trend in crescita. Come se non bastasse, queste stanno dominando il palcoscenico pubblicitario italiano, da YouTube alla televisione.
Non si tratta però solo di una moda del momento, pur rappresentando l’ultima grande novità in campo finanziario, e non può e non deve essere trascurata. Vediamo da vicino cosa è la tecnofinanza e perché anche gli italiani ne sono attratti.
Cos’è la tecnofinanza?
Dal 2016 si cerca di dare un significato chiaro e unico al termine tecnofinanza, ma con scarsi risultati. In generale viene usato per indicare tutti quei servizi finanziari che non fanno parte della finanza classica, come ad esempio le criptovalute o i servizi di digital banking.
Come già accennato, i media italiani sono pieni di pubblicità di piattaforme e broker digitali, e alcune di queste hanno anche firmato accordi di sponsorizzazione importanti. La piattaforma Crypto.com, ad esempio, è sponsor ufficiale della Lega Serie A, dei Mondiali di calcio in Qatar, della Formula 1 e anche di una scuderia, l’Aston Martin. Binance, un altro broker exchange, è invece sponsor della Lazio e compare sulle magliette dei calciatori.
Le scommesse della tecnofinanza
Con la tecnofinanza è possibile accedere a una serie di servizi in maniera semplice e veloce, come aprire un conto su un casinò online, possibile grazie al digital banking e alla gestione delle proprie finanze attraverso il proprio smartphone. Per fare un deposito ti basterà scegliere il metodo di pagamento preferito tra carta di credito/debito, bonifico bancario, e in alcuni casi, criptovalute, dopodiché dovrai semplicemente aspettare i tempi di processo, che per le carte o le crypto sono istantanei. Nel caso fossi interessato a questo argomento, ti lasciamo il link a una piattaforma di recensioni casinò online scritte da esperti.
Il piccolo investitore, ovvero il cittadino medio, non ha ancora ben chiaro l’utilizzo di queste piattaforme ma ne ha colto le capacità, soprattutto per quel che riguarda i guadagni. Molti utilizzano conti aperti su questi exchange per dedicarsi non solo al trading, ma anche allo staking, una sorta di investimento a durata variabile.
Esistono anche molti utenti che, invece, sono stati colpiti dal messaggio lanciato dall’economia decentralizzata e investono piccole somme con il solo scopo di capirne di più. In Italia, da diverso tempo, sono nate anche delle farm di Bitcoin, aziende dedite a ricavare la prima criptovaluta mai coniata attraverso il mining e, in diversi centri commerciali, erano comparse delle postazioni tramite le quali si potevano acquistare diverse crypto.
Naturalmente l’occhio vigile dello Stato italiano è già intervenuto più volte cercando di regolamentare, nel possibile, il rapporto fra le criptovalute e l’economia nazionale. A tal senso, infatti, sono già stati presi diversi provvedimenti per evitare di dare vita a un fenomeno di evasione fiscale legato alle crypto.
Italiani e criptovalute
In tempi incerti come quelli che stiamo vivendo oggi in Italia, soprattutto in ambito lavorativo, in molti hanno iniziato a investire in criptovalute. Gli enormi guadagni che diversi investitori hanno ottenuto hanno di certo fatto gola a tanti, e sempre più guru e imprenditori digitali vantano i loro successi sulle piattaforme social.
Qualche entrata in più al mese è di certo la chiave dell’interesse dell’italiano medio, ma ci sono diverse realtà che stanno investendo in tecnofinanza con altri scopi. Ad esempio l’Italia è uno dei paesi dove opera Axa, nota compagnia di assicurazioni, che ha lanciato da poco un’assicurazione di viaggio interamente gestita dalla blockchain Ethereum.
Quali sono gli altri servizi offerti dalla tecnofinanza?
La tecnofinanza, però, non si risolve interamente attorno a criptovalute e blockchain, bensì a tutta una serie di servizi che stanno prendendo sempre più piede anche in Italia. Il digital banking è uno di questi e, grazie ad esso, potrai controllare con facilità il tuo conto in banca e usufruire di una serie di servizi che la stessa ti mette a disposizione.
Grazie alla praticità dei pagamenti contactless sempre più italiani stanno usufruendo della carta di credito, o debito, per pagare qualsiasi servizio, quindi non più solo nei grandi centri commerciali, ma anche nel negozietto sotto casa. Ciò ha spinto gli italiani ad abbandonare, in alcuni contesti, la carta per passare all’utilizzo dello smartphone per effettuare buona parte dei propri pagamenti. Fanno parte di questo mondo anche le banche digitali, sempre più diffuse tra gli italiani, che si stanno affermando come veri e propri competitor delle banche tradizionali.
La tecnofinanza ha futuro in Italia?
Noi siamo dell’opinione che in Italia vedremo sempre più servizi legati alla tecnofinanza, oltre alle criptovalute. La diffusione del digital banking ha permesso a tantissimi cittadini e aziende di velocizzare pratiche prima lente e macchinose.
Grazie al proprio telefono oggi si può fare un bonifico, pagare le bollette, prelevare e tanto altro ancora. In più l’uso del digital banking contrasta l’evasione fiscale. Speriamo di vedere sempre più servizi legati alla tecnofinanza, capaci di facilitare la vita dei cittadini.