Il mondo dei videogiochi è una realtà in continua espansione.
Grazie allo sviluppo tecnologico, i videogames si sono evoluti a tal punto da far sì che aziende si interessassero a questa realtà e permettessero il loro avvicinamento agli sport tradizionali: proprio come questi ultimi esistono competizioni ufficiali in cui i montepremi sono molto alti e, proprio come nel calcio o in qualsiasi altro sport, esistono siti online di scommesse, come Starvegas, in cui le persone possono scommettere sulla vittoria di un gamer piuttosto che un altro.
Esistono milioni e milioni di videogiochi nel mondo, di tutte le tipologie. Tra queste ultime però ce n'è una che da sempre ha attratto moltissimi appassionati: la categoria dell’horror.
Questa, in qualsiasi ambito, ha sempre avuto un grande successo ma gli effetti che vengono provocati da una realtà all’altra sono ovviamente diversi: saranno differenti le emozioni che proveremmo se leggessimo un romanzo di Stephen King rispetto a quelle che proveremmo se vedessimo un film horror o allo stesso tempo se giocassimo ad un videogame di questo genere. I primi ci lasciano più immaginazione, i secondi introducono il fattore audio e video mentre i terzi pongono il videogiocatore in mezzo all’esperienza horrorifica nella quale la paura viene scandita sia nella narrazione sia dell'interattività che coinvolge il giocatore nel gioco stesso.
Ma perchè i videogiochi horror hanno avuto questo successo? Diversi studiosi hanno effettuato numerosi studi in merito i cui risultati possono essere applicati non solo nel mondo del gaming ma anche nel mondo della lettura e del cinema horror.
Il primo aspetto viene definito come curiosità morbosa: quando qualcosa di strano, fuori dalla quotidianità, accade siamo spinti morbosamente a vedere con i nostri occhi ciò che è successo anche se quest’ultimo è qualcosa di macabro e non bello da vedere. Per questo, quando giochiamo ad un gioco horror, abbiamo costantemente lo sguardo rivolto verso il televisore perchè, quasi per natura umana, siamo curiosi di sapere cosa è effettivamente successo o cosa succederà.
Un altro elemento emerso dagli studi è che, quando si gioca a questo genere di videogames, si è alla ricerca di quella sensazione di rilassamento successivo a un qualcosa di angosciante e macabro. Questa combinazione tra paura e sicurezza è caratterizzata da una prima fase in cui il corpo rilascia l’adrenalina, che ci rende più reattivi. Successivamente, quando siamo rilassati, il corpo rilascia dopamina, che ci rende appunto più tranquilli. Questo continuo alternarsi di adrenalina e dopamina ci spinge ad andare avanti nel gioco, pronti scoprire nuove emozioni in un genere che indubbiamente avrà sempre successo.