64° ANNIVERSARIO DELL’ASSASSINIO DEL SINDACALISTA EPIFANIO LI PUMA
Petralia Soprana, frazione Raffo, 03 Marzo 2012
“MORIRE PER I DIRITTI E LA LIBERTA’ ”
NEL 64° ANNIVERSARIO DELL’ASSASSINIO DEL
SINDACALISTA EPIFANIO LI PUMA IL CENTRO STUDI A LUI DEDICATO RICORDA LA SUA FIGURA E LA STRAGE DI CALTAVUTURO DEL 1893.
.. Il tema di quest’anno sarà “Salviamo la memoria”, lo scenario è Raffo, dove da tempo è iniziato un percorso legato alla memoria.
Ogni anno, infatti, in occasione dell’anniversario dell’uccisione di Epifanio Li Puma, avvenuta il 2 marzo 1948, vengono ricordati altri morti ammazzati per aver osato ribellarsi alla mafia.
Uccisi per aver rifiutato una più comoda neutralità, il “quieto vivere”. Grazie a questa e ad altre iniziative la piccola frazione è diventata sede di ricordi ma soprattutto centro
di riscatto per tanti caduti di mafia, spesso dimenticati o rimasti nell’ombra, divenendo laboratorio di legalità e di memoria. Per continuare nel solco ormai tracciato è stata organizzata dal Centro Studi Epifanio Li Puma la manifestazione dal titolo MORIRE PER I DIRITTI E LA LIBERTA’.
Un incontro per non dimenticare questi silenziosi “sognatori di giustizia” (contadini, magistrati, poliziotti, carabinieri, sindacalisti, professionisti, giornalisti e tanti altri) che hanno dato loro vita per liberarsi dall’oppressione e per il desiderio di riscatto credendo nei valori della libertà.
Un incontro didattico educativo che prevede due momenti.
Il primo prettamente storico con il ricordo della figura di Epifanio Li Puma e della strage di Caltavuturo avvenuta il 20 gennaio 1893, il secondo di riflessione legato alla memoria. Non a caso l’argomento sul quale saranno chiamati ad intervenire tutti i presenti è “Tutela della memoria storica e educazione alla legalità”. Un tema al quale tiene particolarmente il Centro Studi Epifanio Li Puma.
Parteciperanno inoltre Angelo Ficarra dell’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, e Antonio Musca, del circolo Arci “20
Gennaio”, che relazionerà sull’eccidio di Caltavuturo.
Della realtà giovanile madonita parlerà Eliana Polizzi che ha coordinato le giornate sulle Madonie per la legalità e Vincenzo Liarda, sindacalista della CGIL .
Sarà presente il Sindaco di Petralia Soprana Nino Miranti e i Dirigenti degli Istituti scolastici che parteciperanno alla manifestazione che sarà chiusa dal Presidente della Commissione Antimafia della Regione Sicilia, l’On. Lillo Speziale.
La manifestazione si terrà sabato a Raffo, frazione di Petralia Soprana, e vedrà la partecipazione degli studenti delle classi terminali degli Istituti Superiori “G.Salerno” di Gangi, “P. Domina” di Petralia Sottana e della Scuola Media “G.Verga” di Petralia Soprana.
L’appuntamento è nell’ex scuola elementare alle ore 9.30 di sabato.
http://www.madonielive.it
Santo Li Puma, "Epifanio Li Puma", edizioni Arianna, Geraci Siculo, 2008
Cosa aveva fatto quest’uomo per meritare questo? Niente o forse moltissimo. Epifanio aveva portato ai contadini del suo villaggio la speranza di una nuova condizione
umana.
È un racconto che si snoda attraverso i tortuosi sentieri della storia siciliana nella seconda metà degli anni Quaranta, periodo profondamente segnato dalla triste e gloriosa epopea delle lotte contadine.
La terra, i diritti e la libertà che i contadini seppero conquistare portano ancora vive le macchie del sangue vers...ato dai tanti sindacalisti, capilega, segretari e dirigenti di Camere del Lavoro, assassinati dalla mafia agraria per cercare di fermare la loro incisiva azione nel rivendicare terra, legalità e dignità.
Epifanio Li Puma di Raffo di Petralia Soprana in provincia di Palermo fu un irriducibile capolega e sindacalista, un uomo guida, un uomo simbolo nelle Alte Madonie, che non volle piegarsi alla prepotenza e alle minacce di un potere e di un sistema malsano.
In questo libro, oltre l’amore, la vita, l’operato di Epifanio Li Puma e dei suoi più stretti collaboratori, si raccontano le drammatiche vicissitudini che i suoi familiari dovettero affrontare dopo il suo barbaro assassinio.
Vicende che accomunano tutti i familiari delle tantissime vittime cadute per la stessa causa, nell’ambito dello stesso contesto sociale profondamente segnato dalla miseria, dallo sfruttamento, dall’arretratezza e dalle ingiustizie.
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