L'assessorato Beni culturali della Regione Siciliana presenta l'evento "Valorizzazione della chiesa della Gancia" che si svolgerà a Palermo Martedì 07 Febbraio 2012 alle ore 20,30 presso la chiesa della Gancia. Direttore artistico Giuseppe Di Franco
Programma
Spazio Musicale
Laudate Pueri Soprano e Organo
(RV 601, Antonio Vivaldi)
O Seelen Paradies Tenore e Organo
(BWV 172, Joahnn Sebastian Bach)
Comfort Ye My People Tenore e Organo
Every Valley Shall Be Exalted
(Messiah, Haendel)Tendrement – Gayment – Gravement – Vite Violino e Organo
(Sonate H Moll, G.Ph. Telemann)Preludio – Corrente – Sarabanda – Giga Violino e Organo
(Sonata in Re Min. Op. 5, N. 7, Arcangelo Corelli)Dolce sollievo in un abisso di agonia e tormento Soprano, Tenore, Pianoforte,Violino e Flauto
(Testo e musica di Bartolomeo Cosenza)Abbi pietà di me Signor Soprano, Tenore, Pianoforte, Violino e Flauto
(Testo e musica di Bartolomeo Cosenza)La preghiera del precario Soprano, Tenore, Pianoforte, Violino e Flauto
(Testo e musica di Bartolomeo Cosenza)
Un concerto all’ insegna del sacro, dello spirituale e del mistico e che vede come protagonista nella prima parte del concerto la musica barocca, vocale e strumentale. Una musica che nasce nel profondo del cuore, da un intimo e vibrante contatto con il Mistero della Fede e che quindi diventa preghiera carica di interiore risonanza, innalzandosi nel cielo in una sorta di pura ascesi catartica. Una preghiera che sa lodare il Signore sulle melodie chiare ed espressive del Laudate Pueri e sulle note delle Sonate del prete rosso Antonio Vivaldi, che sa meditare sui suoni delle cantate di Joahnn Sebastian Bach ed esultare festante sui vigorosi accordi delle Arie del Messia di Haendel.La seconda parte del concerto vede invece protagonista la musica del giovane compositore siciliano Bartolomeo Cosenza. I primi due brani (Dolce sollievo in un abisso di agonia e tormento e Abbi pietà di me Signor) fanno parte della Trilogia del Perdono dello stesso autore e sono caratterizzati da melodie intime e commoventi che nascono da una disperata ricerca di Dio e da un bisogno mai pago di lodare il Signore Gesù Cristo. Il terzo brano (La preghiera del precario) nasce dalla volontà di descrivere la crisi economica mondiale che stiamo vivendo tramite gli occhi di un precario disperato, una delle tante vittime senza nome della recessione che vive il nostro paese.
La preghiera del precario vuole per l’appunto essere una risposta a questo decadimento non solo economico della società, ma anche morale ed etico. Una preghiera che nasce dalla disperazione e che si nutre di un forte bisogno di ritrovare Dio come unica, vera e sola certezza in questo mondo che ha perduto ogni punto di riferimento. Una preghiera per avvicinarci a Colui che è verità, immenso amore e che mai ci abbandona.Quartetto Accademia
Bartolomeo Cosenza-Organista e Compositore
Si è diplomato in Organo e Composizione Organistica, Direzione di Coro e Musica Corale, Didattica della Musica, Clavicembalo e Tastiere Antiche e Composizione con il massimo dei voti, la lode e menzione alla tesi, presso il Conservatorio V. Bellini di Palermo. Ha preso parte in qualità di organista e di compositore alla 54° edizione della Settimana di Musica Sacra a Monreale, ha collaborato in qualità di pianista con la compagnia stabile del Teatro Biondo ed è attualmente organista presso la Chiesa Valdese di Palermo, dove ha preso parte alla registrazione del Culto di Pasqua 2010 in Eurovisione RAI. Si è laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Palermo con 110 e lode ed è Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica e dei Materiali.
Jennifer Schittino -Soprano lirico leggeroSi è diplomata con il massimo dei voti in Canto presso l’Istituto Musicale “V.Bellini” di Catania e ha conseguito la Laurea di 2° livello in Discipline Musicali con il massimo dei voti e la lode. Nel 2006 è stata vincitrice del 1° premio assoluto per la musica da camera al XII Concorso Internazionale “G. Campochiaro” di Pedara e nel 2008 è stata insignita del 1° premio assoluto al Concorso Internazionale “V. Scaramuzza” di Crotone.
Il 1 Giugno 2011 ha preso parte in qualità di cantante all’inaugurazione della LIV Biennale d’Arte di Venezia.Francesco Parrino -Tenore lirico
Ha collaborato col maestro Di Grigoli nella realizzazione di concerti di musica bizantina e popolare nei quali si è esibito da solista nei maggiori teatri siciliani e in varie località italiane. Durante la permanenza in Germania ha tenuto numerosi concerti e ha perfezionato il repertorio liederistico tedesco e francese. Nell’Ottobre 2010 ha debuttato nel “Don Giovanni” di Mozart nel ruolo di Don Ottavio diretto da C. Desderi. Nel settembre 2011 ha debuttato ne “La Baronessa di Carini” di Antonio Fortunato in prima assoluta mondiale nel ruolo di Padre Giulio al Teatro Bellini di Catania. Nell’ottobre 2011 ha conseguito la laurea specialistica in canto lirico presso il Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Palermo con 110, lode e menzione speciale per la tesi.
Valeria Caponnetto- Violino barocco
Si è diplomata in violino moderno presso il conservatorio "V.Bellini" di Catania. Ha partecipato con successo a vari festival e concorsi nazionali. Negli ultimi anni ha coltivato un particolare interesse per la musica del XVI e XVII sec che l'ha portata dunque allo studio della prassi esecutiva barocca con strumenti d'epoca partecipando a numerosi corsi di perfezionamento in Italia e all'estero sotto la giuda di Enrico Onofri, Olivia Centurioni, Monica Toth e altri. Si è esibita in svariati concerti lavorando con direttori e solisti di fama internazionale fra cui Gianni Kriscak, Marco Serino, Yoko Ichihara, Salvatore Carchiolo etc. Collabora stabilmente con l'orchestra barocca del dipartimento di musica antica di Palermo e l'associazione "Antonio Il Verso".
Antonia Pillitteri-flautista
Inizia il suo percorso di studi in flauto traverso nel 2001/02 al Conservatorio di musica V.Bellini di Palermo. Negli anni si esibisce con il quartetto Syrinx di flauti traversi come secondo flauto in vari concerti tenutesi a Palermo. Nel 2008 suona al Politeama come secondo flauto dell'orchestra del conservatorio. Nel 2009 si esibisce al Politeama come primo flauto dell'orchestra De Andrè. Nel 2010 in occasione del concerto di Mauro Pagani suona come secondo flauto. Diplomatasi nel 2009 in flauto traverso ha partecipato successivamente ad un master di alto perfezionamento con il Maestro Giovanni Roselli, primo flauto dell'Orchestra della Scala di Milano e attualmente studia a Roma con il Maestro Luca Bellini, primo flauto dell'orchestra della Polizia.
SPAZIO LETTERARIO
Letture di pagina di storia risorgimentale
Francesco Giordano – Attore e voce recitanteletture da:
Alessandro Manzoni - Marzo 1821
Ugo Foscolo - da le "lettere di Jacopo Ortis
Giuseppe Giusti – Sant’Ambrogio
Ippolito Nievo - Le confessioni di un Italiano
Cesare Abba - da diario di un Garibaldino
Luigi Mercantini - La spigolatrice di SapriFrancesco Giordano – Attore e Voce recitante Comincia recitare nel 1971 attore e autore radiofonico in ruolo RAI in svariate produzioni RAI-fa parte del “Gruppo 5” diretto da Miguel Quenon , emanazione della “comune “ di Dario FO.
Si diploma alla scuola di Teatro Teates diretta da Michele Perriera partecipa a svariate edizioni della “Macchina dei Sogni” festival di teatro da strada e di figura diretto da M.Cuticchio. Scrive, doppia e recita in svariati documentari/ fiction diretti da G.Tornatore prodotti dalla CLCT e dalla RAI, inoltre produce e scrive svariati spettacoli/recital su poeti e scrittori. Recita in film con i fratelli Taviani, Vicente Aranda, G.Ferrara, e in fiction come “Montalbano”
Giuseppe Di Franco, Direttore Artistico e Consulente alla Cultura (inserire foto) Opera professionalmente a Palermo da circa 30 anni. Iscritto all’Università di Palermo presso la facoltà di Giurisprudenza, nell’anno 1980 intraprende la strada del giornalismo televisivo conducendo per due anni una trasmissione di approfondimento politico e culturale dal titolo: “Il Sindaco risponde” per l’emittente televisiva T.R.M. (1980-1982)
Nell’anno 2002, a seguito di una selezione per titoli ed esperienza professionale viene prescelto per il ruolo di “direttore artistico ed organizzativo” del comune di Santa Flavia.
Nel settembre del 2002 gli viene affidata la direzione artistica della rassegna internazionale di musica classica, sacra e gospel: “Incontri d’Arte”, un progetto promo - turistico ideato dallo stesso Giuseppe Di Franco e direttamente promosso dall’assessorato turismo della Regione Siciliana. La manifestazione riscuote un notevole successo a livello nazionale per il quale riceve un particolare encomio dal Dipartimento regionale turismo e spettacolo.Nell'anno 2007 dopo aver ricoperto con successo per cinque anni il ruolo di direttore artistico del comune di Santa Flavia, il Sindaco lo nomina consulente alla cultura ed attività culturali del comune, oggi riconosciuto dalla regione siciliana come "Città d'Arte".
Ha collaborato altresì con la Fondazione Museo Mandralisca di Cefalù e con il Museo Regionale di Palazzo Mirto a Palermo per la stesura di progetti realizzati negli spazi museali.
La passione per la musica lo ha portato allo studio e perfezionamento del sassofono (contralto e soprano) sotto la guida del maestro Giuseppe Palma, (docente presso il conservatorio V. Bellini di Palermo). Fa parte del gruppo musicale: "Ensemble Mascagni" formato da otto musicisti e con il quale si esibisce nella qualità di strumentista al sax soprano.
E’ direttore artistico della rassegna internazionale di musica classica e sacra “Incontri d’Arte” giunta all’VIII° edizione.Presenta:
Licia Raimondi, giornalista pubblicista e laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Trieste. Lavora da diversi anni come presentatrice televisiva, speaker radiofonica e conduttrice di grandi eventi. Tra le sue creazioni i programmi “A cena con”, “Coppie Doc” e “ Il salotto di Licia”, giunto ormai con successo alla sua terza edizione sull’emittente CTS. Dal 2008 è collaboratrice del gruppo L’Espresso, in qualità di conduttrice per Repubblica Tv, sul sito Repubblicapalermo.itCenni sulla Chiesa della Gancia
La sua costruzione ha inizio nel 1490 quando i Frati Minori di S. Maria di Gesù , presso Palermo, ottennero da Innocenzo VIII il permesso di edificare fuori le mura della città "una gancia", cioè un ospizio per i loro malati e che offrisse ospitalità ai religiosi che si recavano in città. Così essi intrapresero la costruzione di un grandioso convento sotto il titolo di S. Maria degli Angeli, che conservò l’originario appellativo di Gancia o GrangiaIl luogo in cui sorse è stato ritenuto da alcuni quello stesso in cui si elevava il famoso palazzo degli Emiri musulmani.
Nei primi anni del secolo XVI venne edificata la Chiesa, splendida testimonianza dell’arte rinascimentale, ricca di opere d’arte, tra cui le tele di Vincenzo Romano e di Pietro Novelli, gli stucchi del Serpotta e le sculture del Gagini.
Nel corso degli anni il convento si ampliò con la costruzione di un grande refettorio capace di oltre duecento frati. Nel 1609 fu inoltre arricchito di un “claustro… con giardino et altre delitie dentro”.
Nel 1615 il refettorio dei frati venne affittato all’Ordine dei Terziari, che successivamente lo abbellirono di stucchi ed affreschi e vi ricavarono una fossa per la sepoltura, ancora visibile.
All’ingresso l’ampio portale appare una rielaborazione tardo rinascimentale dello stile gotico-catalaneggiante tipicamente siciliano.
Sebbene sia stata manomessa durante il corso dei secoli, è visibile , ancora oggi , all'esterno il suo originale carattere. Le cappelle all'interno conservano una preziosa collezione di opere d'arte. Gli affreschi rappresentano episodi del Vangelo e pure di ispirazione religiosa frammista a motivi floreali sono gli stucchi a tutto tondo che si riallacciano ad un gusto reso celebre dal Serpotta, attivo nella Chiesa della Gancia a partire dal 1680.
Di grande valore sono il soffitto ligneo del tardo cinquecento, l'organo sul coro di fine XVI sec. e le tre acquasantiere del cinquecento.
Di gusto barocco è la vera da pozzo posta al centro dell’atrio, più recenti gli affreschi con l’immagine della Madonna e dei frati che ricoprono quel che resta dell’antico porticato.
Si conserva nel cortile la campana che, secondo la tradizione, il 4 aprile 1860, con il suo suono diede inizio alla rivolta capeggiata da Francesco Riso.La Buca della salvezza: Foro scavato sul lato esterno del transetto su via Alloro, da 2 patrioti , Filippo Patti e Gaspare Bivona, nel 1860, che per scappare alle milizie borboniche si rifugiarono all'interno del convento fingendosi morti e nascondendosi sotto alcuni cadaveri di patrioti uccisi dalle milizie. Spinti dalla fame scavarono il foro, e richiamando l'attenzione di alcune donne di una bottega di fronte. Queste inscenarono una lite per distrarre i borbonici, e i due patrioti riuscirono così a mettersi in salvo uscendo dalla buca.
L'assessorato regionale ai beni culturali presenta la 'Valorizzazione Chiesa della Gancia'
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