In questi giorni è stata pubblicata la relazione sui dati del 27° Osservatorio sul Capitale sociale degli italiani che è stata focalizzata sul rapporto tra internet, politica e informazione.
I dati sono molto interessanti e invito i tanti lettori a prenderne visione (http://www.demos.it/a00539.php) in maniera da potersi fare un'idea propria di ciò che accade oggigiorno con l'avvento del WEB 2.0 nella quotidianeità della nostra vita sociale, civile, virtuale o reale che sia.
Oggi il nesso tra Internet e informazione (e politica) riscuote molta attenzione e interesse.
Internet sta quindi caratterizzando lo stile di informazione e dall'indagine si rileva una significativa differenza generazionale nell'approccio agli strumenti di informazione.
Gli anziani tendono ad essere fruitori "passivi", si affidano alla rigidità dei palinsesti della tv tradizionale e delle pagine stampate dei quotidiani cartacei senza quindi sentire il bisogno del confronto attivo.
I giovani invece valorizzano l'interattività e la flessibilità dei sistemi digitali d'informazione divenendo fruitori "attivi" dell'informazione, commentandola, interagendo, creando una moltitudine di idee e riflessioni che arricchiscono l'informazione stessa.
Tutto ciò è reso possibile loro proprio grazie all'incremento del web nella nostra quotidiana vita.
I giovani, che sono protagonisti importanti di questa dinamica e che vengono spesso rimproverati di informarsi poco, in realtà in sette casi su dieci dimostrano invece di saper bypassare i canali tradizionali dell'informazione ricorrendo proprio alla rete virtuale e utilizzando quotidinamente internet per informarsi e leggere giornali on-line.
Tenersi al corrente su questioni di pubblico interesse è il primo passo per prendere parte alla vita di una comunità, esserne cittadini attivi, partecipare e confrontarsi con essa.
Oggi quindi appare evidente che una buona parte dei giovani e non solo, diventano attraverso internet parte attiva della comunità in cui vivono, essi sono cittadini attenti e partecipativi rispetto alle questioni di pubblico interesse, particolarmente impegnati in rete ma attivi anche nella sfera offline.
I giovani internauti, come evidenziano i dati, non utilizzano solo chat, social-network, blog, e-mail, ma guardano i Tg in streaming e leggono i giornali on-line.
Da un lato, quindi, i giovani sono promotori di innovazione, usando internet come agorà del confronto democratico.
Dall'altro, però, sono anche conservatori di elementi tradizionali. Infatti le classiche fratture ideologiche tra destra e sinistra si riflettono nel mondo dei nuovi media così come accadeva nel mondo delle piazze cittadine dei nostri nonni.
I giovani internauti però, sono soggetti che non limitano il loro impegno nella dimensione virtuale ma uniscono attività come le petizioni via Internet ad azioni collettive "standard", che si svolgono nelle piazze con movimenti nati in rete ma che hanno acquisito "concretezza" attraverso forme di partecipazione sul proprio territorio.
Questi dati e queste analisi sono molto interessanti e portano a sperare con fiducia che i movimenti giovanili possano avviare un cambiamento del modus politico vecchio e ormai inefficace a risolvere i problemi della nostra comunità e, soprattutto, palesemente non in grado di creare strategie di sviluppo e di concreta gestione della res pubblica.
Siamo alla fine del 2010 e il prossimo anno in città ci sarà un importante evento politico che direttamente interesserà tutti noi cittadini di Bagheria.
Lo scontro/confronto politico si comincia a fare più concreto e credo che in quest'occasione il web diventerà uno spazio in cui giocoforza le compagini politiche dovranno misurarsi e in cui dovranno saper interagire attivamente con gli internauti.
Per ora abbiamo assistito solo a comunicati stampa rilasciati ai vari organi di informazione; freddi dispacci sulle mosse, le alleanze e le intenzioni.
Presto però credo che a questi sarà necessario affiancare una piazza virtuale dove tutti saremo chiamati a partecipare e dove tutti i vari candidati saranno costretti a misurare le loro idee perche si crei un modo di fare politica che sia finalmente condiviso con tutti. Il 2011 che si appresta ad iniziare spero porti con se tanti giovani che attraverso internet riescano a trovare la voglia e lo spirito giusto del confronto aperto, del rispetto reciproco e del dialogo democratico che sia pieno di idee di comunità, senso civico e disinteressato interesse alla gestione e all'amministrazione della città per il bene della città e di tutti i noi cittadini.
Con questo auspicio voglio augurare a tutti, giovani e non, candidati e non, un sereno e proficuo 2011.
Buon 2011 Bagheria!
Internet, politica e informazione - di Stefano Fricano
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