Raccolgo l'appello all'unità del P.D. - di Mimmo Meola

Raccolgo l'appello all'unità del P.D. - di Mimmo Meola

Politica
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Riceviamo e pubblichiamo: Nell'imminenza del congresso cittadino del Partito Democratico di Bagheria, mi sembra corretto e doveroso, tracciare una riflessione sul breve periodo in cui, per volontà del coordinamento bagherese,

sono stato impegnato nella conduzione di quella parte del Partito che nel febbraio di quest'anno ha ribadito il proprio impegno nell'amministrazione guidata dal Sindaco Biagio Sciortino.
Come è noto, da vice-segretario del Partito, a far data dal mese di giugno c. a. , a seguito delle dimissioni del Dott. Gianni Granata, sono stato all'unanimità del coordinamento incaricato della gestione del Partito Democratico; compito questo oltremodo oneroso che, tuttavia, non ho esitato ad accettare, perché, sin da quando mi sono impegnato in politica, ho sempre dato la mia disponibilità a servizio della formazione politica in cui ho militato (sempre la stessa da 10 anni a questa parte, ovvero i Democratici di Sinistra prima, il PD oggi).

Sicuramente sarebbe stato più facile, rimanere un semplice coordinatore, evitando così, da un lato, di attirare le attenzioni di quanti hanno in questi mesi manifestato forti critiche nei confronti del Partito, e dall'altro, di sobbarcarmi tutte le difficoltà che un Partito diviso genera quotidianamente.

 

Ma ciò sarebbe stato anche fin troppo comodo e irrispettoso verso tutti quei democratici che, in quel momento, chiedevano una guida per il Partito, nel solco della continuità di quel progetto politico  che aveva visto la coalizione di centro-sinistra vincere le elezioni amministrative.

In questi mesi il mio unico interesse è stato quello di mantenere vivo il Partito Democratico, riunendo i suoi organismi rappresentativi, primo fra tutti il coordinamento, così permettendo allo stesso di dibattere su tutti i principali temi della politica locale e veicolando tutte le informazioni provenienti dagli organi istituzionali quali il consiglio comunale e la compagine assessoriale.

Il coordinamento ha discusso di tutte le questioni di rilievo locale e il mio compito è stato quello di raccogliere le progettualità e le esigenze di tale organismo e trasformarle ora in proposte concrete da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale ora in richieste di maggiori approfondimenti laddove ci sembrava che, in certe occasioni, l’amministrazione stesse deviando da quel programma di governo che per noi resta l’unico faro della nostra azione quotidiana.

Di tutte le decisioni assunte in sede di coordinamento ho ritenuto che la città dovesse essere informata e per tale motivo la posizione del Partito Democratico è sempre stata portata a conoscenza dei cittadini attraverso l’ ausilio dei mezzi di comunicazione locali; penso, infatti, che un grande partito come il nostro debba essere una “casa di vetro” in cui la trasparenza sia uno dei pilastri portanti.
Il cammino è stato difficile e non è assolutamente mia intenzione volere negare le difficoltà che spesso la città di Bagheria ha attraversato e continua ad attraversare tutt’ora (prima fra tutte l’emergenza rifiuti).

Le critiche quando sono state costruttive ci hanno giovato e sono sempre state accolte positivamente; in particolare, approfitto di questa occasione per esprimere tutta la mia solidarietà al mondo del giornalismo locale, che in questi tempi di ristrettezze economiche incontra mille difficoltà nel proprio lavoro: appartengo a quella generazione che ha avuto la fortuna di conoscere il grande Enzo Biagi, e so quanto importante sia per una sana democrazia il ruolo della stampa libera (guai a pensarla diversamente!).

Avrei preferito operare in un contesto di maggiore normalità e serenità, avendo a disposizione più tempo per lavorare ad una maggiore unità del Partito e renderlo così più efficace nell’amministrazione della città, guardando agli interessi e alle esigenze dei bagheresi; ed è per questo motivo che accolgo con favore l’appello lanciato da Francesco Speciale sulle pagine di bagherianews e con lui condivido l’esigenza di valorizzare tutte le risorse, le intelligenze e le energie del nostro Partito, che ci sono e sono tante.

Mi auguro e auspico che al congresso cittadino il PD discuta dei tanti temi che animano il dibattito politico, confrontando opinioni, riflessioni e proposte, e che alla fine si sappia trovare quella unità sostanziale basata sulla condivisione partecipata di un progetto politico (e non di mera facciata) che i nostri elettori da più parti invocano.

Domenico Meola