Nessuna resipiscenza da parte della dr.ssa Rosa Maria Miceli sulla vicenda del Piano regolatore Generale, anzi una riproposizione intransigente della posizione espressa il 6 settembre.
Non si lascia impressionare da sentenze inequivocabili, chiare e lampanti, né dai venti di guerra che soffiano su Palazzo Ugdulena per l'assalto lanciato da ferratissimi studi legali, che stanno affilando le armi per dimostrare che, dopo l'annullamento sentenziato dal Consiglio di Giustizia amministrativa il 29 giugno e reiterato con una sentenza del T.A.R. del 10 Settembre, (che ha giudicato, ricordiamolo, la primitiva sentenza del C.G.A. valida erga omnes, e ripristinando così di fatto il Piano Regolatore generale del 1976), stanno avanzato richiesta di approvazione di piani di lottizzazione e di concessioni che con quel Piano del 1976 sono consone e coerenti.
In consiglio era sembrato che la segretaria fosse disposta a rivedere una posizione che lascia quasi tutti, politici, urbanisti e legali, molto ma molto perplessi; ma nei fatti non solo viene ribadita la posizione espressa , ma addirittura c'è una violenta entrata a gamba tesa nei confronti della Commissione edile, l'organo tecnico ceh rilascia autorizzazioni e concessioni, che riunitasi in data 29 settembre e messa di fronte alla "sentenza" della segretaria, si era permessa in alcuni dei suoi componenti di manifestare qualche dubbio, rinviando le pratiche che erano all'ordine del giorno, per potere avere maggiori elementi di chiarezza.
Non fa passare neanche 48 ore la dr.ssa Miceli, e con una lettera vergata di suo pugno, la segretaria ribadisce, passando come un carrarmato sopra dubbi e perplessità, che il Piano Regolatore vigente a Bagheria è quello approvato con decreto del 2002, accusando di "inerzia l'Ufficio", e facendo balenare che dietro questo necessità di riflessione e di approfondimento da parte dei componenti della Commissione edilizia possa ravvisarsi addirittura il reato di "omissione di atto d'ufficio".
Nella lettera riferendosi al suo parere, lo definisce "compartecipato", cercando quindi con poco stile di tirarsi dietro il sindaco Biagio Sciortino, che avevav controfirmato l'atto.
Se parlassimo d'altro, la potremmo definire una vera e propria intimidazione.
Ma non basta: annuncia che parteciperà, come ha partecipato, alla seduta della Commissione edile che era stata già convocata per il 1 di ottobre.
In quella sede si consuma uno scontro durissimo, volano parole grosse e pesanti allusioni, ed il risultato è controproducente: qualche componente della C.E. in quella sede manifesta il proprio disagio ed ha difficoltà a comprendere il ruolo che sta svolgendo la segretaria, che pare abbia smesso da un pezzo i panni dell'arbitro e del notaio ed abbastanza inspiegabilmente indossato quelli del tifoso.
Noi ci auguriamo che la Commissione edile, organo squisitamente tecnico, e gli Uffici dell'Urbanistica, che hanno dimostrato, lo abbiamo detto e lo ripetiamo, autonomia , professionalità e competenza, vengano lasciati assolutamente liberi di lavorare e di determinarsi senza indebite pressioni.
La politica, nei suoi organi di garanzia, sindaco, presidente del consiglio, assessore, presidente della III Commissione ricordino alla segretaria, casomai lo avesse scordato, quali sono i suoi compiti e le sue funzioni.
Per finire con un sorriso: tantissimi anni fa, c'èra un sindaco o assessore ai cantieri, ora non ricordiamo, che di fronte alle nostre sollecitazioni di esercitare un serio controllo sulle presenze dei lavoratori nei cosiddetti un tempo, "cantieri di lavoro", ci rispose dal suo scranno, agitando le mani giunte e con un sorriso che invitava all'indulgenza e alla tolleranza:"Duttù, spunta u suli, e spunta pi tutti".
Proprio così, ed invariabilmente e per tutti, il sole spunta sempre da Levante