Il peggior sordo è quello che non vuol sentire; e mai proverbio è stato più adatto alla circostanza. Ed è per questo che,
come fanno alcuni giornali, conteremo i giorni e ripeteremo sino alla nausea le nostre domande, sin quando qualcuno si deciderà a costringere funzionari, sindaco e assessori a dare risposte.
Partiamo da Monte Catalfano: è un luogo splendido alle porte di Bagheria, dove ambiente, natura e storia si fondono in maniera mirabile, e dove è stato realizzato un progetto di Parco di cultura ambientale, i cui lavori sono stati consegnati poco più di un anno fa.
Sindaco, assessori, giustamente fieri hanno sottolineato l’importante traguardo raggiunto: centinaia di ettari di bosco, dai quali si gode una vista splendida sul mare e sulla città, messi a disposizione degli abitanti del territorio.
Un percorso iniziato negli anni '70 con la lotta dei braccianti per il rimboschimento di Monte Catalfano e proseguita sino agli anni '80,allorchè una forte battaglia politica e culturale della sinistra di allora, fece chiudere la discarica cittadina, che, non stiamo inventando niente, gli amministratori della maggioranza politica del tempo, avevano trovato comodo e opportuno sistemare proprio sulla montagna in questione.
Il progetto è costato alla collettività 4.600.000 euro di cui poco più di 600. 000 provenienti dalle casse comunali.
Dopo un primo periodo in cui i cittadini, e non solo i bagheresi, “scoprirono” questo autentico gioiello della natura sul quale, dopo uno sfortunato incidente in cui giocando con una delle attrezzature del Parco, rimase un ferito un bambino, è calato il silenzio, l’abbandono e l’incuria.
C’è una ordinanza del sindaco , la n.°162 del 20 novembre scorso, che vieta l’uso delle attrezzature del parco.
Tra poco sarà primavera , torneranno le belle giornate e centinaia di famiglie, cercheranno una meta domenicale lontano dal caos delle città.
E’ troppo chiedere che nel più breve tempo possibile, superando ostacoli formali e burocratici, si faccia in modo che Monte Catalfano sia in grado di accogliere grandi e piccoli innamorati della natura?
L’altra questione è quella relativa all’obbligo che le leggi fanno ai comuni di pubblicare all’albo, o in un bollettino anche on-line, lo stato patrimoniale e i redditi di sindaco, assessori e consiglieri.
Il comune di Bagheria continua ad ignorare questo fondamentale adempimento e continua imperterrito a calpestare le leggi; perché quanto pubblicato nel sito ufficiale del Comune, che pure richiama gli articoli di legge sulla materia, non è affatto quello che la legge richiede.
E’ una palese contraffazione di quanto la legge prevede e di cui fa obbligo ad organi politici e amministrativi.
E’ incompleto, perché mancante dei dati fondamentali, che come abbiamo reiteratamente scritto sono i quadri riepilogativi A,B,C, e D del Mod. 730, e rappresenta pertanto un insulto all’intelligenza oltre che alla trasparenza, e dimostra, da parte degli organi preposti, sistematico disprezzo delle leggi dello Stato oltre che della opinione pubblica e dei cittadini, che hanno il diritto, PREVISTO DALLA LEGGE, di potere accedere alle informazioni relative al reddito dei loro amministratori.
Sino a quando, egregio sindaco, dovremo attendere che la legalità venga ripristinata, e che le leggi vengano rispettate nella forma e soprattutto nella sostanza anche a Bagheria?
P.S. Quasi contemporaneamente alla pubblicazione del nostro articolo, leggiamo sul sito ufficiale del comune, un aggiornamento che riguarda la situazione patrimoniale di sindaco e di alcuni assessori ed ex-assessori. Una prima sommaria lettura, ci fa presto capire che non ci siamo ancora.
In poche parole, è vero che per la prima volta compaiono sindaco e assessori, e questo è un fatto positico, ma la "finca" che è stata aggiunta per questi ultimi, e che contiene la cifra del reddito imponibile è assente per i consiglieri; e comunque la legge prevede la pubblicazione dei riepiloghi dei quadri del MOD.730
Ma leggeremo meglio e Vi aggiornneremo.