Nè un grazie, nè un saluto, nè una piccola cerimonia di commiato, nè un comunicato dell’Ufficio Stampa, neanche una telefonata come precisa l’interessata a qualcuno dei suoi collaboratori più vicini.
Dopo otto anni trascorsi da dirigente di un ufficio delicato e importante come quello della sezione urbanistica oltre che responsabile del Programma Urban Italia, la dr.ssa Marina Marino, ha interrotto bruscamente la sua collaborazione con il Comune di Bagheria alla fine di Ottobre scorso, due mesi prima della scadenza dell’incarico.
Nel dare, come Bnews, la notizia scrivemmo che saremmo tornati sull’argomento, e l’occasione ci viene offerta da un lunghissimo comunicato di ringraziamento alla dr.ssa Marino, pubblicato, a quasi un mese di distanza dall’addio, sul sito ufficiale del Comune e firmato dall’assessore all’Urbanistica Pietro Pagano.
Evidentemente la separazione non è stata né consensuale né probabilmente serena. Non sappiamo niente di particolare sui motivi che avrebbero spinto la dr.ssa Marino a questo improvviso congedo; alcuni parlano di incomprensioni e dissapori sorti con esponenti della maggioranza di Biagio Sciortino, in particolare con l’assessore ai lavori pubblici Gino Di Stefano, assessore dell’U.D.C.
Ma non è questo che ci interessa: ci interessa cercare di dare un giudizio che sia il più possibile oggettivo e sereno sul lavoro svolto in questi otto anni dalla dr.ssa Marino.
Venne chiamata, nel 2002, se non ricordiamo male, dal sindaco Pino Fricano, ed il suo mallevadore fu l'allora onorevole ed oggi senatore del P.D. Beppe Lumia; ed è stata in tutti questi anni, e questo Le va riconosciuto, strenuo difensore della integrità del territorio e del rispetto, non solo formale, di leggi, norme e regolamenti, al punto che riuscire a farle firmare una concessione era una impresa; era riuscita però quasi ad azzerare a Bagheria i fenomeni di abusivismo edilizio
Un merito non indifferente, in un Comune in cui, nei tempi andati c’erano state molta “comprensione e tolleranza" su questo versante, e proprio quando nei comuni vicini si è assistito ad una vera e propria esplosione edilizia, i cui responsabili stanno incappando in parte in procedimenti giudiziari.
Lo stesso giudizio non ci pare si possa dare nella gestione di Urban Italia e delle risorse collegate: è vero, tante opere sono state realizzate con Urban ed i fondi sono stati tutti spesi, ma i progetti, i finanziamenti e in molti casi l’avvio o addirittura la realizzazione dei lavori era già avvenuto con l’ amministrazione Fricano.
Inoltre, noi di Bnews in particolare, riprendendo una nota dei sindacati, segnalammo un comportamento inaccettabile della Marino allorchè si trattò di fare delle selezioni per assunzioni a tempo determinato presso Urban Italia.
Per motivi che ancora oggi rimangono misteriosi (?), non fu mai pubblicata alcuna graduatoria dei concorrenti, diritto questo incontestabile per chiunque partecipi a selezioni o concorsi pubblici, e non vennero né stabiliti né resi noti i criteri di valutazione dei titoli, né le motivazioni vere che avevano spinto la Commissione scegliere alcune persone piuttosto che altre.
E a quanti, sindacati e opinione pubblica, chiedevano spiegazioni, chiarezza e trasparenza si è sempre risposto, o con precisazioni che non entravano mai nel merito, o con un silenzio sprezzante, di chi si ritiene al di sopra di ogni sospetto e con le spalle ben coperte.
Ma sulla gestione complessiva di Urban Italia, sin dai tempi in cui era responsabile l’ing. Giovanni Mineo, il consigliere Gino Castronovo di Sinistra Democratica, aveva manifestato da tempo in consiglio documentate perplessità, che lo avevano recentemente portato ad acquisire documentazione che stava per diventare oggetto di interrogazioni al sindaco, soprattutto in tema di consulenze e incarichi conferiti da Urban Italia.sin dall’epoca del sindaco Fricano.
Infine l’episodio dell’ex-poste, che la vide protagonista di una intervista-ritorsione nei confronti di una parte del consiglio, l’U.D.C. in particolare, che aveva espresso sulla vicenda un voto non in sintonia con le sue indicazioni: in quella occasione rilasciò appunto una intervista di fuoco al quotidiano economico “Il sole 24 ore”, che suscitò oltre che un vespaio di polemiche anche l’avvio di una indagine che però non approdò a nulla.
Ricevette in quella occasione la solidarietà di quanti, in Sicilia e in Italia, avevano visto in quella vicenda particolare un tentativo di un gruppo di consiglieri di rinverdire a Bagheria i fasti del partito del cemento e della speculazione e nella Marino la paladina conto l’illegalità. Fu un in effetti un passaggio nodale, però la rappresentazione che ne venne fuori sui media fu molto schematica e semplicistica, e probabilmente anche non rispettosa della verità.
Ultimamente pare che
la sua opinione non coincidessecon quella di una parte della giunta in specie sul tema della revisione dei vincoli preordinati al piano regolatore generale, e su altre questioni.
Però si dice anche che l’assessore ai lavori pubblici Le rimproverasse alcuni inspiegabili ritardi nel portare avanti l’iter di progettazioni e opere di vitale importanza per la nostra comunità.
Per chiudere con il pubblico ringraziamento che l’assessore Pagano rivolge alla dr.ssa Marino ricordandone l’impegno e le realizzazioni...
Nulla da eccepire tranne un paio di cose.
Nella parte finale del comunicato l’assessore Pagano per non smentire il modo di pensare di una certa classe politica, così conclude:”Desidero anche esprimerLe la mia solidarietà per i duri attacchi anche personali, che ha subito durante il suo incarico di dirigente all’Urbanistica al comune di Bagheria, sia in consiglio comunale che da alcuni organi di informazione locale che miravano soltanto a screditarne l’operato svolto dall’Amministrazione e dal suo dirigente.”
Intanto va detto che in quelle occasioni, e ne siamo buoni testimoni, che la Marino veniva attaccata duramente dall’opposizione in consiglio, non abbiamo mai visto una sola volta nè il sindaco, né l’assessore alzarsi, andare al microfono per replicare e per difendere il proprio funzionario.
Per quanto invece pensiamo che ci riguardi, ci eravamo limitati, senza avere a tutt’oggi risposta, a rivolgere alla dr.ssa Marino sempre le stesse domande:
”Perché la Commissione non ha stilato una graduatoria dei concorrenti agli incarichi Urban?”
“Perché non sono mai stati resi noti i criteri di valutazione dei titoli?”
“Perché, in definitiva e in basi a quali criteri, sono state scelte, nelle selezioni ecome pure nelle consulenze, determinate persone piuttosto che altre?”
Ritenendo in tal modo di dare voce a quella voglia di verità e di trasparenza cui la dr.ssa Marino, per la sua storia e le sue idee, avrebbe avuto il dovere di dare una risposta.
Così che ad oggi non è ancora avvenuta.
Se questo si può definire “screditare l’operato svolto dall’amministrazione” giudichino oggi i lettori e domani gli elettori.