Si va a scaricare a Partinico: ma i rifiuti chi li raccoglierà?

Si va a scaricare a Partinico: ma i rifiuti chi li raccoglierà?

Politica
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“U malatu pigghia broru”, recita un detto popolare: utilizzare la discarica di Partinico per trenta giorni, è questo quello che il presidente della Provincia Giovanni Avanti è riuscito a trovare per i comuni dell’ATO PA4 e per gli altri comuni cui l’Amia ha chiuso i cancelli di Bellolampo in faccia per morosità. Altri trenta giorni per evitare un disastro cui nessuno sa, può o vuole porre rimedio ai diversi livelli di responsabilità.


Ma chi raccoglierà la spazzatura? è questa la domanda che in tanti si fanno.
I lavoratori del Coinres vedono un futuro assolutamente incerto; dopo avere percepito il 27 di Ottobre lo stipendio di settembre non sono alle viste altre risorse. E’ pertanto probabile che l’astensione dal lavoro continuerà.
A rimuovere le montagne di rifiuti dovranno provvedere le ditte che con ordinanze sindacali sono state incaricate dal sindaco Sciortino.
L’amministrazione sostiene che detrarrà le somme che dovrà pagare a queste imprese da quanto dovuto al Coinres.
Staremo a vedere.

Ma facciamo un po’ di conti: a Bagheria vengono prodotte quotidianamente circa 75 tonnellate di spazzatura, 1,3 Kg. circa per abitante, nei 22 comuni del Consorzio sono più o meno 250 tonnellate al giorno.
I costi di conferimento a discarica oscillano dai 70 Euro per tonnellata, già stabiliti dall’assessorato all’Ambiente per ls discarica di Bolognetta, (s’intende quando e se sarà operativa) ai 91 Euro per tonnellata della discarica di Bellolampo. Per la discarica di Partinico-Baronìa i costi sono intorno agli 80 euro per tonnellata.

IL presidente dell’AMIA Lo Cicero aveva fatto una proposta di accordo ai 22 comuni dell’ATO PA4: fermo restando il debito pregresso, per potere continuare a scaricare a Bellolampo il Coinres avrebbe dovuto versare 300.000 Euro come acconto anticipatamente ogni 15 giorni, salvo conguaglio semestrale: una proposta onesta.

Ma i sindaci dei 22 comuni dell’ATO PA4 non hanno dato la loro disponibilità ad accettare questa condizione, forse perchè il Consorzio non ha un solo euro in cassa, la Regione non è più disposta a dare anticipazioni, e i comuni sono a secco.

Quindi i comuni dell’ATO PA4 andranno a scaricare a Partinico: con quali prospettive? Di intasare una discarica già piccola, tant’è che i comuni dell’ATO Palermo 1 hanno iniziato a protestare, ed è probabile che non pagheranno niente, anche perché non hanno più un soldo.
Faranno quindi un nuovo “tappo”.

In più c’è però che mezzi pesanti e stracolmi di spazzatura dovranno attraversare tutta la circonvallazione, raggiungere l’autostrada Palermo-Trapani, uscire a Partinico, e poi percorrre qualche altra decina di chilometri di strada, in qualche tratto malmessa, per raggiungere la discarica.


Un autentico calvario che significa, rispetto al conferimento a Bellolampo, almeno un trenta per cento di carburante e di tempi in più
per un viaggio di un mezzo alla discarica, con maggiore usura dei mezzi e maggiore probabilità di guasti e contrattempi.
In definitiva vorrà dire che si potranno rimuovere dal centro meno rifiuti di quanto avviene adesso.

Una ultima notazione che riguarda la discarica di Bolognetta che ci fanno toccare da anni con mano.
Intanto deve ancora essere bonificata la precedente discarica, però oggi manca tutto, dalla utenza elettrica alla recinzione, dalle macchine che fanno il pretrattamento dei rifiuti riducendone di un buon 80% il volume, ai trattori necessari per l’interramento ecc….

Ci vogliono risorse che non ci sono, e tempo, settimane e forse mesi, per una discarica che potrà contenere rifiuti per non più di un anno, al punto da far riflettere sulla economicità della struttura.

In una situazione di ancora più grave emergenza, solo un decreto del Presidente del consiglio dei ministri potrebbe consentirne l’apertura, in deroga a norme e regolamenti. Dobbiamo solo augurarci che non si arrivi a questo punto.