Un posto alla Camera per i sindaci Coinres di Franco Lo Piparo

Un posto alla Camera per i sindaci Coinres di Franco Lo Piparo

Politica
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Tempi buoni per il presidente-manager di quell’Ente diffusore di malattie chiamato da queste parti COINRES. Ancora un piccolo sforzo e si sarà guadagnato un posto nel Senato della Repubblica. Chi glielo potrebbe negare? Perché a Enzo Galioto, presidente dell’AMIA palermitana, sì, e a lui no?

Certo non ha ancora, per quello che almeno si sa, organizzato viaggi promozionali in India o, che ne so, negli Emirati Arabi e questa è veramente una imperdonabile lacuna nel suo curriculum manageriale.
Siamo onesti, anche i sindaci dei comuni del comprensorio, quello di Bagheria in primis, hanno le carte in regola per potere spiegare ai poveri e ignoranti indiani e/o arabi come e perché va fatta la raccolta differenziata e, soprattutto, le grandi economie di scala che si possono raggiungere imitando il nostro Ente diffusore di malattie, pardon COINRES.
E magari, chi lo sa, grazie a questi indubitabili meriti i posti-premio in Parlamento saranno due o forse tre. Il nostro Presidente del Consiglio, si sa, è generoso e sa apprezzare qualità e meriti.

Propongo ai cittadini i cui rifiuti vengono amministrati così bene dal COINRES di organizzare una campagna di opinione per chiedere, l’ingresso in Parlamento, per chiari e indubitabili meriti, dei sindaci di Bagheria, Ficarazzi, eccetera.

Giustizia sia fatta!


Non è tollerabile una differenza di trattamento tra l’ex-presidente dell’AMIA e presidente e sindaci del COINRES.
Se per accelerare l’ingresso dei nostri eroi-manager in Parlamento bisogna creare una legge ad hoc, il Parlamento con urgenza, ad horas, si riunisca e legiferi.
Perbacco!

Suggerisco di perfezionare la legge.

Come sappiamo, fra non molto inizieranno gli incendi in quei pochi boschi che abbiamo.
(A proposito, offro una pizza a chi indovina quando scoppierà il primo incendio. Nella prima metà di luglio? Poco prima o poco dopo ferragosto? La settimana prossima?).
E vi sembra giustizia dimenticarsi dei poveri dirigenti della forestale? E non sono forse figli della stessa mamma? Per i forestali si potrebbe chiedere l’ingresso trionfale nell’Assemblea Regionale.
Sarebbe più congruo al loro status.


Cari concittadini, coraggio.
Siamo i migliori e nessun leghista-terrone osi rubarci questo primato.
Negli anni ottanta del secolo scorso circolava questa battuta in forma di dialogo:

– «Cosa ne pensi del mare inquinato pieno di chiazze di catrame?»
– «Ma il mare è così perché non l'hanno ancora finito. Quando l'avranno asfaltato tutto si potrà andare a Cagliari direttamente in macchina».


Pensate che risparmio considerevole per le nostre tasche quando non sarà più necessario pagare il servizio della raccolta dei rifiuti perché la discarica ciascuno, finalmente!, ce l’ha sotto casa.
Idea geniale!
E pensate quanto sarà bello quando la forestale ci avrà aiutato a realizzare un grande sogno: case per tutti al posto di inutili alberi! I terroni queste sofisticherie non le capiranno mai.
È questione di DNA! Ci dispiace per loro.