Dopo il rinvio di tutte le interrogazioni presentate il consiglio comunale prosegue con la trattazione dell’odg del consigliere Amato ed altri “Grande parco di Villa Valguarnera”. L’atto di indirizzo è da spunto per lo svolgimento di una interessante discussione in aula.
Anche l’AC per bocca del Sindaco sottolinea come trarrà spunto da questo atto per continuare ad alimentare i contatti già avviati con la proprietà e cercherà di intercettare gli opportuni finanziamenti. Il consiglio approva all’unanimità l’odg.
Terminata la discussione il consigliere Prestigiacomo propone il prelievo del punto n° 12 dell’odg “riconoscimento in Prg come “attività produttiva esistente” di un impianto sito ad Aspra”.
Si tratta della richiesta di un operatore economico di Aspra, peraltro destinatario di un importante finanziamento, che ad un immobile costruito ad Aspra parecchi anni prima venisse riconosciuto la destinazione ad attività produttiva, così come riportato nella originaria concessione edilizia.
L’opposizione obietta che non essendo mai stato utilizzato l’immobile come sede di attività produttiva, sia nei fatti decaduta la destinazione originaria, e questo forti anche di una nota della segretaria che non ravvisa negli atti in suo possesso una destinazione ad uso produttivo dell’immobile.
Si tratterebbe in poche parole di modificare, quello che si chiama il “retino” delle carte del Piano regolatore Generale, per dare lavoro e sviluppo, come sostiene la maggioranza, o per fare un atto illegittimo, come sembra lasciar intendere l’opposizione.
Una questione, come potete capire, che è squisitamente tecnica.
Ed è a questo punto che si apre una vivace polemica: l' opposizione si oppone al prelievo intanto per questioni di metodo, perché non è presente il funzionario responsabile del procedimento, la dr.ssa Marino, poiché allontanatasi poco prima dall’aula.
Ed in assenza del funzionario, argomentano Castronovo e Cangialosi, è prassi che un argomento soprattutto di natura così squisitamente tecnica, e nella fattispecie anche controverso, non venga affrontato e discusso.
Si susseguono alcuni interventi (Gurrado, Gulli), che sostengono che c’è un parere favorevole di conformità della sezione urbanistica e che quindi si possa comunque procedere, anche perché è una opportunità di lavoro e sviluppo per il territorio da non perdere.
E' a questo punto che il consigliere Mimmo Aiello, peraltro non nuovo a queste uscite estemporanee, va al microfono e dice con gesti e parole inequivocabili, che ad approvare quel prelievo c’è il rischio delle manette.
In aula succede il finimondo: Gulli si alza furente, lo stesso Scaduto ed altri consiglieri della maggioranza protestano ad alta voce, il sindaco è esterrefatto dell' uscita di Aiello.
Ed a quel punto un ulteriore intervento di Gulli, in cui si intravede una offesa ad Aiello, provoca una reazione sdegnata e sopra le righe di quest’ultimo.
Insomma il presidente Vella ci mette un bel po’ per riportare l’ordine in aula.
Ma perché la Marino se ne andata prima che il punto venisse discusso? Pare che avesse impegni di famiglia non rinviabili.
Dopo la bagarre, il consigliere Prestigiacomo, cui ormai viene affidato sempre più spesso l’ingrato compito del kamikaze, quello cioè di affrontare questioni scottanti, ritira la proposta di prelievo e la discussione si placa.
Quello che abbiamo visto giovedì sera è solo il prologo di quanto avverrà nei prossimi mesi, quando verranno in consiglio piani di lottizzazione ben più corposi e controversi della questione emersa ieri sera.
I nodi verranno al pettine, come dicevamo in un altro articolo, nella prossime settimane.
Se come ormai sembra scontato la dr.ssa V. Guttuso o la dr.ssa Picciurro andranno ad occupare il posto lasciato vacante dalla dr.ssa La Tona come caposettore Finanze e tributi, ed il terzo e quarto settore verranno accorpati sotto la guida di Costantino Di Salvo, e con un direttore generale che viene dato alla scadenza con le valigie pronte, l'oscuro oggetto del desiderio sarà il caposettore dell’urbanistica. Ma di questo avremo tempo per parlarne.
Si continua quindi a scorrere l’odg. Giusto il tempo per approvare un atto di indirizzo per richiedere al Governo nazionale lo svolgimento dell’election day e la seduta viene chiusa dal Presidente.