155: ultimo atto. L'opposizione attacca, la coalizione "babbìa"

155: ultimo atto. L'opposizione attacca, la coalizione "babbìa"

Politica
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Nel frattempo però anche la politica comincia a schierarsi pubblicamente al di là dei mormorii di corridoio e di “stratonello”: la nota del sindaco del 26 Gennaio ha messo un po’ tutti in allarme.

Il repentino mutamento di presidenza e di sede dell’Associazione, il fatto che il presidente subentrato presenti una autocertificazione sui carichi pendenti, cosa che non era avvenuta per il precedente presidente con cui il Sindaco aveva addirittura firmato una convenzione, ed il fatto che si considerino ormai ininfluenti le eventuali determinazioni del prefetto, mettono sul chi va là i consiglieri.

C’è un altro piccolo dettaglio: la nota di Biagio Sciortino non rimanda alla firma di un’altra convenzione con il nuovo presidente Lopes, convenzione che deve assolutamente esistere malgrado l’ing. Giovanni Mercadante (dirigente del Settore che deve rendere esecutiva la convenzione), appena dieci giorni fa ci diceva di non averne copia, anche perchè non si spiegherebbe la “lievitazione” degli “stagisti” dai 250 della convenzione del 5 Dicembre 2008 ai 420 attuali.

Per completare il quadro, la nota del sindaco del 26 Gennaio 2009 inviata per raccomandata al nuovo indirizzo palermitano dell’Associazione è tornata indietro, con la cartolina delle Poste recante la scritta “sconosciuto all’indirizzo”.

Forse un banale disguido postale.

Una eco di queste preoccupazioni che riprendono anche i rilievi fatti dai sindacati, arrivano nella seduta del consiglio comunale del 29 Gennaio 2009: durante quella seduta diversi esponenti dell’opposizione attaccano l’amministrazione su questo argomento, in particolare i consiglieri del Popolo delle Libertà, di Sinistra Democratica e di liste indipendenti: Giuseppe Cangialosi, Mimmo Aiello, Gino Castronovo e Francesco Lima.

Nei loro interventi esprimono una comune preoccupazione e cioè che la maggioranza, facendo leva sul bisogno disperato di lavoro, stia imbrogliando centinaia di persone illudendole che in qualche modo questa esperienza “formativa” volontaria, esiterà in una forma di “precariato stabile” del quale la pubblica amministrazione prima o poi si dovrà fare carico.

Il consigliere Giuseppe Cangialosi parla di "puzza di bruciato", e aggiunge che "illudere persone senza lavoro è cosa che fa rabbrividire".
Francesco Lima chiede senza mezzi termini : "Chi sono i responsabili di questa associazione?"
Gino Castronovo chiede direttamente al Sindaco: "Ma cosa faranno, dove saranno allocate oltre 400 persone? E poi come sono stati scelti?
Non sarebbe stata meglio
- conclude Castronovo - chiamare tutti i disosccupati e chiedere chi fosse disponibile, ed in maniera chiara e trasparente portare avanti l'intero discorso?

Quello che va al cuore del problema e lascia intendere cosa potrebbe nascondere questa scelta dell’amministrazione, è il consigliere Mimmo Aiello, che nel suo linguaggio colorito ma efficace, per ben due volte nel suo intervento parla di scantu e ciavuru ri catinelli, espressione che senza bisogno di alcuna traduzione rende l’idea della spregiudicatezza dell’operazione messa in campo non solo dal sindaco, dai suoi assessori e dai partiti che sostengono la sua maggioranza, ma anche da funzionari distratti o peggio compiacenti.

Naturalmente sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza e funzionari fanno i pesci in barile.

Una delle domande che si poneva appunto il consigliere Aiello in sede di consiglio era proprio quella relativa al rimpallo di responsabilità tra politici e funzionari: gli uni a dire che gli uffici avevano trovato tutto a posto e questi ultimi a dire invece che assessori e sindaco quando votavano e firmavano sapevano bene quel che facevano.

E’ sempre Mimmo Aiello con la sua proverbiale schiettezza a dire: “Segretaria e Sindaco fanno il gioco dei due compari”.

Vacci a capire.

Gli ultimi problemi nascono quando si tratta si trovare le destinazioni a questi “stagisti”: in un primo momento ad occuparsene è Gino Di Stefano, assessore ai Lavori Pubblici, considerato che la gran parte di “stagisti volontari” è stata impiegata per la sistemazione di spazi esterni di edifici pubblici: Palazzo Cutò, Villa Cattolica, il cimitero ecc…

Quando l’assessore Di Stefano percepisce che sotto la “camicia” della delibera non c’è niente, che cioè “il re è nudo”, allora con molta accortezza passa il cerino acceso nelle mani dell’assessore alla Pubblica Istruzione Antonio Passarello, che convoca i responsabili delle strutture scolastiche comunali e firma un protocollo di intesa finalizzato, dobbiamo supporre, perché non l’abbiamo letto, alla pulizia e alla sistemazione appunto degli spazi esterni dei vari istituti.

Qualcuno come Vittoria Casa del II Circolo declina gentilmente l’offerta, mentre suscita serie perplessità nella direttrice e nel personale il tentativo di utilizzare alcuni degli “stagisti” all’interno degli asili nido, di supporto alle assistenti non foss’altro per il fatto che, entrando in contatto con neonati e divezzi da alimentare, il minimo che si debba loro richiedere è un certificato sanitario, oltre un minimo di titolo e di qualificazione.

Nel frattempo anche l’Assessorato alle Autonomie locali chiede chiarimenti, proprio negli stessi giorni in cui, venti giorni fa, i carabinieri chiedono di acquisire l’intera documentazione della 155.

Ma questa è una storia ancora tutta da scrivere.