Ancora una alternanza di assessori a Santa Flavia: qualche giorno fa aveva presentato le proprie dimissioni Pietro D’Acquisto, che aveva sin dall’elezione del sindaco Napoli nel giugno del 2007, ricoperto le deleghe al Turismo
e allo Spettacolo, e che pur essendo una matricola della politica, aveva dato ottima prova, aiutato, ed anche questo va detto, da una serie di circostanze favorevoli, a partire dalla notevole ricaduta mediatica della soap “Agrodolce”, girata in gran parte nella frazione marinara di Porticello, dalle presenze televisive a Mediterraneo, a Linea Blu e ad altre trasmissioni, sino al dinamismo che manifestano alcune realtà imprenditoriali legate alla ristorazione e ai progetti di rilancio del pesce azzurro, che si stanno susseguendo negli ultimi anni.
A suo merito va ascritto la riscoperta di uno degli angoli più suggestivi di Porticello, Santa Nicolicchio, e l’avere con pochi mezzi messo in campo delle attività di intrattenimento durante l’estate coinvolgenti ed efficaci.
Lo sostituirà Giuseppe Cataldo responsabile della IREC, che si occupa di sistemi di sicurezza.
Nel dimettersi D’Acquisto ha ringraziato quanti hanno collaborato con lui, ed il sindaco lo ha ringraziato per quanto ha fatto.
Perché allora questo avvicendamento?
C’è chi lo mette in relazione con l’ingresso in consiglio comunale di Marco Imburgia, subentrato al dimissionario Calogero Orlando, e che in cambio di un sostegno a Napoli, avrebbe richiesto la nomina di un assessore a lui vicino.
Ormai è purtroppo prassi consolidata in tutti i comuni che i consiglieri abbiano il loro assessore di riferimento.
La legge di riforma del ’95, che prevedeva la elezione diretta dei sindaci e la incompatibilità della carica di consigliere comunale e di assessore, aveva l’obiettivo di svincolare gli assessori dall’assillo della rielezione, e quindi di renderli più liberi nel loro operato.
Però è accaduto che quello che doveva essere un rapporto di fiducia con i sindaci è diventato un rapporto di subordinazione, per cui gli assessori, e non solo a Santa Flavia naturalmente, sono diventati merce di scambio sul tavolo delle trattative politiche e di potere, e questo al di là dei loro meriti o demeriti.
Comunque dopo questa ulteriore, e si pensa anche definitiva, scossa di assestamento, la giunta di Antonio Napoli, si dovrebbe concentrare su questioni importanti e delicate che riguardano il futuro di Santa Flavia, a partire dai problemi legati al porto e alla pesca e alla revisione del P.R.G., elemento quest’ultimo che pare non sia estraneo alle ultime fibrillazioni di consiglio e di giunta.