Fra i comuni siciliani sottoposti a procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea c’è anche il Comune di Santa Flavia, il cui impianto di depurazione è stato costruito negli anni ‘90 in modo parziale, non entrando quindi mai in funzione.
A complicare le cose anche il fatto che i due interventi previsti per adeguarlo alle direttive europee, uno riguardante il completamento della rete fognaria (affidato al commissario unico) e l’altro di adeguamento del sistema depurativo (affidato al Comune), rimangono ancora bloccati nelle maglie della burocrazia regionale.
“Ho seguito la vicenda del depuratore di Santa Flavia attivando, innanzitutto, un’inchiesta da parte della Commissione Ecomafie di cui faccio parte. Ho anche evidenziato al Ministro Sergio Costa, sia in audizione che attraverso una dettagliata nota, di valutare il commissariamento anche del secondo intervento, attualmente affidato al Comune." Ad affermarlo è l’on. Caterina Licatini, che oggi fa sapere che la sua richiesta ha trovato riscontro positivo da parte del Ministero.
“Il fatto che si intenda valutare questo commissariamento mi fa ben sperare, considerato che i lavori di adeguamento del sistema depurativo sono propedeutici alla conformità dell’intero agglomerato. Ci aspettiamo tutti che questa sia la volta buona per sbloccare definitivamente questa grave situazione ed arrivare all’obiettivo: avere finalmente un depuratore in funzione e conforme alle direttive europee” – conclude la parlamentare pentastellata.
Ufficio Stampa