Riceviamo e pubblichiamo:
"Dinanzi alle gravi accuse rivolte dalla Magistratura nei confronti del Primo Cittadino e di parte della Giunta, noi tutti, atteso che la conferma delle misure cautelari da parte del G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese, determina l’impossibilità per il Sindaco e per la Giunta di svolgere le loro funzioni e di adempiere al ruolo per cui sono stati eletti, pur auspicando che ciascuno dei soggetti interessati possa, con gli strumenti che la giustizia gli consente, provare la propria estraneità ai fatti oggetto dell’indagine, riteniamo che sia giunto il momento che l’Amministrazione faccia un passo indietro.
Per tali ragioni, chiediamo al Sindaco, nell’interesse del Paese, di rassegnare le proprie dimissioni, consentendo così all’Amministrazione di poter svolgere la propria attività per il bene del Paese.
In questo momento più che l’attaccamento alle cariche conta ridare efficienza e trasparenza all’attività della politica e della macchina amministrativa.
Non si può tenere una Comunità ingessata ed immobile in attesa di eventuali/altri provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria".
Rinasca Casteldaccia