Occorre più Europa- di Pino Fricano

Occorre più Europa- di Pino Fricano

Politica
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L'aumento dello spread è un indicatore sull'affidabilità dell'Italia per i nostri creditori.


Negli anni abbiamo accumulato un enorme debito che abbiamo finanziato con prestiti da parte dei cittadini italiani (2/3) ed europei (1/3), per tramite delle banche.
A garantire sul nostro debito, fin ora è stata l'Europa e la sua moneta unica, i più ricchi garantiscono per i più indebitati, ma pretendono che questi ultimi non facciano altri debiti.
Se al governo vanno quelli che non hanno intenzione di rispettare questo impegno è chiaro che vengono meno le garanzie, quindi inizia la procedura di fallimento, segnalata appunto dall'aumento dello spread.
Sino a quando i sondaggi indicheranno la crescita delle forze sovraniste ed anti europee e comunque una prospettiva dell'Italia fuori dalla garanzia dell'euro, lo spread continuerà ad aumentare, i nostri soldi diventeranno carta straccia, gli interessi sui mutui impazziranno, pagheremo più soldi per interessi sul debito pubblico, avremo meno soldi per le pensioni, la sanità, la scuola, la riduzione delle tasse, il sostegno alle imprese ed all’occupazione giovanile, etc. etc.
Questo scenario l'abbiamo visto qualche anno fa per la Grecia, il ministro Varoufakis stava facendo quello che volevano fare Salvini e Savona e il leader di Syriza, A. Tsipras, si è visto costretto a licenziarlo per non portare la Grecia sul lastrico.
La stessa preoccupazione di Tsipras ha mosso il capo dello stato, che ricordo si dimise da ministro perchè non condivideva la legge Mammi e proviene da una famiglia che ha pagato con la vita il rigore etico.
Il presidente ha chiesto di cambiare un ministro su 20 per rassicurare i creditori ed evitare quello che sta succedendo con lo spread, ma l'arroganza di Salvini e Di Maio ha fatto saltare il banco mettendoci in questa situazione.
Ho l'impressione che tutto questo fosse programmato, l'arroccamento su Savona era solo il pretesto per scaricare su qualcuno la colpa della mancata costituzione del governo del presunto cambiamento e quindi della mancata attuazione del contratto-imbroglio.
Con una raffinata strategia di comunicazione si vuole continuare a vendere la balla del cambiamento, dei poteri forti, del “chiù pilu pi tutti”, puntare sulla rabbia per massimizzare il consenso e spadroneggiare sull'Italia senza dare conto a nessuno.
In Italia è già successo nel 22, in Germania nel 33, fuori dall’Italia è successo in Argentina e sta succedendo in Venezuela, in Italia può tornare a succedere alle prossime elezioni dell'autunno prossimo che, bene che vada vedranno la vittoria di una coalizioni a guida Salvini, con la Meloni ed il cavaliere come ruota di scorta.
Bene che vada perchè l'alleanza Lega M5S è la più deleteria, in quanto la più piena di illusioni irrealizzabili e quindi la più pericolosa per il destino del paese.
Da qui la necessità e l'urgenza di costruire uno schieramento democratico e progressista, attorno al PD, superando i veti e recuperando in una prospettiva unitaria il contributo di tutti, a partire da Renzi, intanto per sostenere il Presidente, ultima trincea sull'avanzata dei barbari.
Occorre consentire, alle prossime elezioni, l'affermazione di una sinistra liberale e riformista, che potrebbe allearsi anche col M5S, ma partendo da un contesto che riequilibri le forze, dia uguale dignità ad ambedue gli interlocutori, garantisca i creditori, consenta l'avanzamento del risanamento avviato ed il riequilibrio dei rapporti con Germania e Francia, in un contesto di conferma della permanenza in zona euro.
Tutto questo è possibile solo con una legge elettorale alla francese, al primo turno ognuno col suo programma, a secondo turno convergenze sul candito più vicino per ispirazione ideale e programmatica, spero che un barlume di coscienza civica consenta nei pochi mesi che ci separano dalle elezioni di fare quantomeno questo.

29 maggio 2018 Pino Fricano