Alla fine ne resteranno solo 70! Sì 70 e non più 90, perché la politica ha ridotto la politica. Come se la forma possa sostituire la sostanza.
Sicuramente la rivisitazione numerica ha la sua importanza visto il sovraffollamento dei nostri parlamenti direttamente proporzionale alla deriva del Paese. Ma il dato drammatico e assolutamente imbarazzante è una politica assente, vuota, impantanata.
Intanto il 6 novembre prossimo qualcuno dovrà pur governare la Sicilia e gli scenari non sono certo i più incoraggianti. La destra si è compattata, la sinistra si è divisa (come sempre del resto), il M5S è compattamente diviso.
Definiti gli accordi soprabanco e sottobanco non resta al croupier che lanciare la pallina e..."le jeux sont faits rien ne va plus"...
Non abbiamo voluto importunare le vostre trame contorte e conturbanti, ma arrivati a questo punto concedeteci poche domande: dove siete stati? Di cosa volete parlarci? Dove volete condurci?
Piano piano le strade dei comuni siciliani si stanno riempiendo di volti dal sorriso incoraggiante e dagli sguardi promettenti, ritornano più o meno rivisitati i simboli dell'ultima tornata, troneggiano impavidi slogan senza russùri.
Ma dove siete stati?
Con impareggiabile abilità è partito il taglia e incolla per confezionare programmi elettorali ammalianti e intriganti. Volete parlare di questo o avrete il buon gusto di tralasciare questa tediosa farsa? Non siete, non siamo più credibile se parliamo di programmi solo quando c’è da chiedere il voto.
Ma dove siete stati?
Non c'è più alcun senso di appartenenza. Del resto sono rimasti solo i simboli perché i partiti sono scomparsi. Ed assistere a questi flussi migratori da un simbolo ad un altro non può che confermare il nostro ragionamento.
Ma dove siete stati?
Non ci siete stati voi, ma non ci siamo stati neanche noi.
La politica si è spenta perché non ci siamo più, perché votiamo per rabbia, perché deleghiamo e contestualmente ci deresponsabilizziamo.
E se c’era quel dei 5 stelle, dopo avere assistito al loro progressivo fallimento e ad una loro capacità inaspettata di conformarsi così velocemente al sistema, anche una loro vittoria resterebbe per tutti una grande sconfitta.
Dobbiamo esserci per potere costruire qualcosa di importante, e le cose importanti si costruiscono lontano dalle campagna elettorale.
Il nostro gruppo politico vuole fare la propria parte e lo vuole fare con quanti condividano la visione di una politica attiva e che abbia la capacità di andare oltre questo immobilismo.
Auguriamo ai candidati bagheresi in corsa per un seggio nel parlamento siciliano un grosso in bocca al lupo, e vogliamo investirvi della responsabilità di una politica di senso e di prospettiva.
Movimento Senza Potere